giovedì 17 novembre 2011

POLITICA + CONOSCENZE TECNICHE = SINERGIA

Ho grandi speranze riposte in questo Governo che ha assegnato a persone competenti i vari ministeri. Spero di conseguenza che i provvedimenti che verranno, di volta in volta, presentati in Parlamento possano essere dello stesso valore.
I politici devono e dovranno essere propositivi e fungere da controllo e indirizzo.
Da quando sono impegnato attivamente in politica (da meno di due anni) ripeto a tutti che non è opportuno che i posti di ministro o di assessori regionali, provinciali o comunali siano occupati da politici che niente hanno a che fare con la materia che tratteranno. La domanda che non si è mai smossa dalla mia mente è: Come fa un ministro che non ha mai avuto grandi esperienze nel settore dell'istruzione, ad esempio, contribuire all'elaborazione di leggi che influiranno su scuole e università?
La mia è sempre stata una critica alla consuetudine che si è instaurata nel tempo, che consiste nell'ingordigia della politica nell'occupare qualsiasi ruolo di governo.. anche in palese mancanza di requisiti tecnici minimi.
Spero che questa impostazione di Governo, per molti aspetti innovativo, mi possa dare ragione nei prossimi mesi e che questo tipo di struttura si diffonda ai vari livelli di governo del territorio.
La politica non deve aver paura di essere sminuita, ma anzi, il riequilibrio dei ruoli non farà altro che creare una perfetta sinergia tra ideali e competenze tecniche indispensabili per concretizzare e trovare soluzioni eque e in linea con le scelte politiche, ma soprattutto efficaci a risolvere i problemi che si presenteranno.


venerdì 28 ottobre 2011

Zone 30: Le proposte concrete e il confronto d'idee sono la "corsia preferenziale"

Per l’ennesima volta leggo critiche da parte degli esponenti locali della Lega Nord sul provvedimento riguardante le Zone 30. Tuttavia da parte loro non ho visto presentare in questi mesi alla cittadinanza, o almeno ai loro stessi elettori, alcun tipo di proposta su carta riguardo alla diversa applicazione delle Zone 30 nel nostro piccolo territorio saronnese. Una proposta sulla quale avrei avuto il piacere di confrontarmi senza preconcetti.

Questo è da sottolineare perché politicamente è ormai consuetudine mostrarsi contrari a qualcosa che viene realizzato dalla maggioranza, ma senza proporre alternative concrete e adducendo solo vaghe linee di principio.

Noi dell’Italia dei Valori, sia a livello nazionale che locale, cerchiamo il confronto sulle idee e sulle proposte e se non ci troviamo d’accordo su qualche provvedimento ne proponiamo sempre una concreta alternativa. Vorremmo che la politica saronnese si facesse contagiare da questo modo di affrontare l’impegno pubblico, perché la città ha bisogno di soluzioni. Ogni Consigliere comunale, iscritto di partito e cittadino può avere l’idea valida da poter realizzare e di cui si potrebbe prendere merito e onori.
Invece spesso si sceglie la semplice contrapposizione dialettica, trasformando le Istituzioni in un’arena e l’elettorato in tifoserie. Il confronto su questioni concrete è segno di onestà politica e di impegno sincero.
Gli incontri con la cittadinanza sono il modo migliore per avvicinare amministrazione e cittadini, come utili sarebbero anche le raccolte firme. La differenza è che negli incontri con i cittadini, l’amministrazione spiega i motivi che hanno portato alla creazione delle Zone 30 a Saronno e i perché siano stati realizzate in questo modo, lasciando ampio spazio agli interventi dei vari cittadini presenti che ricevono un riscontro e puntuali risposte dall’assessore in tempo reale. Nella raccolta firme anti-Zone 30, invece, non vengono messe sul tavolo argomentazioni e idee alternative.

Se poi aggiungiamo la notizia che il Parlamento Europeo ha appena approvato una risoluzione che prospetta l’introduzione del limite di 30 km/h nelle aree residenziali, è l’ennesima argomentazione a favore delle Zone 30 introdotte nella nostra città.
Approfitto per invitare i saronnesi a partecipare al 2° incontro sulla mobilità cittadina che si terrà il 31 ottobre presso il Centro Sociale Cassina Ferrara di via Prampolini, 2, alle ore 21.

domenica 9 ottobre 2011

Condono? dichiarazione di incapacità

La maggioranza di Governo parla di condono edilizio e fiscale. Ancora una volta.
Io ho sempre considerato il condono come una dichiarazione di mancanza di idee e di soluzioni, soprattutto un'auto-dichiarazione di incapacità politica e amministrativa.
Cerchiamo piuttosto di "premiare" chi paga le tasse con servizi pubblici efficienti e finiamola con questi condoni-premio a chi evade .. e forse, finalmente, in futuro potremo pagare molte meno tasse perchè pagate da tutti.

domenica 25 settembre 2011

Bisogna iniziare a distinguere l'apparenza dalla realtà..

Dai dati diffusi dall’ANCI, giunge la conferma che Saronno subirà il taglio di circa un milione e mezzo di euro di trasferimenti dallo Stato, che si aggiungeranno ai tagli del recente passato e al rispetto del Patto di Stabilità che ci obbliga ad un avanzo di bilancio di 1.278.000 euro; è così completo il pesante quadro dei soldi che il Comune di Saronno non avrà a disposizione per i servizi alla cittadinanza.
Lega e Pdl, ancora una volta hanno aumentato le tasse e nuovamente tagliano le risorse economiche ai comuni.

Mi aspetterei, a questo punto, di vedere i rappresentanti locali di Pdl e Lega esordire al prossimo Consiglio Comunale quantomeno con delle formali scuse rivolte ai saronnesi, a nome dei partiti che rappresentano, per le enormi difficoltà economiche alle quali stanno portando i Comuni. Io, al loro posto, sentirei almeno il dovere morale di fare ciò.

Probabilmente, so bene, è attendersi troppo da partiti di centro-destra che ormai si ritengono su un piano superiore rispetto ai cittadini che dicono di rappresentare.

Quasi certamente li vedremo, ancora una volta, travestirsi a livello locale da paladini dei servizi sociali e della mobilità pubblica, poichè è più semplice difendere l'apparenza e il proprio simbolo di partito che affrontare la realtà dei tagli economici effettuati dai loro parlamentari, tagli di un’entità tale da mettere a rischio servizi fondamentali ai cittadini saronnesi.

Questa amministrazione si sta impegnando ad ogni livello per garantire, nonostante le grandi difficoltà economiche, tutti i servizi già esistenti e dove possibile di migliorarli; di certo se avremo successo non sarà per l’operato di questo attuale Governo.


Stefano Sportelli


venerdì 16 settembre 2011

Alfano? una controfigura-bersaglio

Dall'ultima puntata di Ballarò si è ormai capito che Alfano è stato nominato coordinatore del PDL per fungere solo da controfigura dell'attore principale, cioè il solito Berlusconi.

L'attuale presidente del Consiglio perde credibilità e decidono di nominare una controfigura che serve solo a "prendere le colpe" del vero attore principale di quel partito e dell'attuale maggioranza.

Sono le solite e ripetute manovre elettorali, perchè vedremo riapparire Berlusconi a capo del Pdl solo quando partirà la campagna elettorale del 2013.
E' davvero questo il significato che i parlamentari vogliono dare al loro impegno politico?

Per fortuna gli italiani sono diventati più scaltri e informati rispetto a qualche anno fa.


E altra fortuna, domani torno ad immergermi nella politica reale e andrò in piazza per la raccolta firme.

giovedì 8 settembre 2011

Ddl costituzionali sul vincolo di bilancio nella Carta e l'abolizione delle province?

Leggo dall'articolo del "Sole 24 ore":
"Il Consiglio dei Ministri da il via libera al disegno di legge per introdurre in Costituzione il principio del pareggio di bilancio e quello sull’abolizione delle province. Le regioni istituiranno sull'intero territorio regionale forme associative fra i Comuni per l'esercizio delle funzioni di governo e definirà organi, funzioni e legislazione elettorale. All’ordine del giorno non figura il tema del taglio del numero di deputati e senatori."

Ho il vago sospetto che si stia semplicemente giocando con i nomi (ricordate la falsa sospensione del progetto nucleare in Italia?), da "provincia" a "unione di comuni" (le province cos'erano?) o "città metropolitane". A confermare i sospetti vi è il fatto che si parla nuovamente di funzioni e legislazione elettorale di questi nuovi enti locali.
Ovviamente nessun taglio sul numero di parlamentari, probabilmente perchè su questo argomento non si può giocare con le parole e quindi il taglio si fa o non si fa.
Sul principio di pareggio di bilancio, come non essere d'accordo? visto che doveva essere un principio base dello Stato già da parecchi anni. Ma questa maggioranza è la stessa che aveva provveduto a depenalizzare il "falso in bilancio" (vedi: Dgls 61/2002), vero? Varrà anche per il bilancio dello Stato?

Come per i Referendum di giugno (su acqua pubblica, nucleare e legittimo impendimento), il Governo fa solo circolare voci di leggi in studio con il solo fine di smorzare l'interesse sulle raccolte firme referendarie (che peraltro stanno andando a gonfie vele). Il lupo perde il pelo ma.....

Ricordo le prossime date dei gazebo, a Saronno, presso i quali si potrà firmare per il REFERENDUM sull'abrogazione delle province e della legge elettorale "porcellum":

Sabato 10 settembre Piazza Libertà 9.00/12.00 - 15.00/18.00
Domenica 11 settembre Piazza Libertà 9.00/12.00 - 15.00/18.00

Mercoledì 14 settembre Via Pagani 9.00/12.00

Sabato 17 settembre Piazza Libertà 9.00/12.00 - 15.00/18.00
Domenica 18 settembre Piazza Libertà 9.00/12.00 - 15.00/18.00

Mercoledì 21 settembre Via Pagani 9.00/12.00

Venite a firmare o a collaborare alla raccolta firme.

PS- INTERESSATEVI SEMPRE DELLA POLITICA E DEI BENI COMUNI, SOPRATTUTTO IN MODO AUTONOMO E TRAMITE INTERNET.

domenica 28 agosto 2011

PRIMA TAGLIANO E POI VORREBBERO FARTI SVENDERE....

Prima tagliano i contributi ai Comuni e poi vorrebbero incentivarli a svendere la gestione dei servizi essenziali alla comunità in cambio di somme di denaro da quantificare. Praticamente stanno tentando di portare i Comuni a svendere la gestione di ciò che è nostro, dei beni collettivi essenziali. Tutto a vantaggio di aziende private che spesso non avranno nessun interesse a tenere le tariffe eque e un servizio di buon livello, soprattutto trasparente. E cosa più importante, non si potrà andare a votare per cambiare chi ne governa le scelte societarie.

Quando gli enti locali, anche i più virtuosi, non riceveranno più contributi dallo Stato e non avranno più proprietà da vendere o servizi da privatizzare, cosa rimarrà ai cittadini? Attraverso il voto, cosa potranno ancora decidere? Il nostro unico metodo di valutazione passerà attraverso i soldi che spenderemo e su cosa compreremo? Diventeremo sempre più un numero che compra e non saremo più individui che decidono.

Come non parlare poi del modo in cui, attuali ministri e parlamentari, iniziano già ad ignorare il Referendum sulla privatizzazione del servizio idrico..
..milioni di persone hanno espresso l'intenzione di mantenerlo pubblico e puntualmente questo Governo sottobanco cerca di farci passare leggi, che a questo punto, vanno nuovamente contro la Costituzione (il referendum è vincolante per almeno 5 anni!).

Vi allego un'intervista tratta da www.asca.it:
(ASCA) - Roma, 25 ago - ''Il governo non solo non ha ancora attuato le indicazioni referendarie retrocedendo sulle privatizzazioni gia' attuate e abolendo i profitti sull'acqua ma, con la manovra economica in fase di discussione parlamentare e gia' approvata con Decreto Legge n. 138 del 13 agosto scorso, ha riproposto (negli articoli raggruppati sotto il Titolo II) in altra forma la sostanza delle norme abrogate con volonta' popolare''. La denuncia e' del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua in una lettera aperta al presidente della Repubblica e a tutte le forze politiche ricordando i risultati degli ultimi quesiti referendari.

Infatti, prosegue il Forum, ''l'articolo 4 ripresenta il vecchio DecretoRonchi e persino nuove date di scadenza per le prossime privatizzazioni dei servizi pubblici locali.

Addirittura l'articolo 5 arriva a dare un premio in denaro agli enti locali pur di convincerli a lasciare al mercato delle privatizzazioni i propri servizi essenziali per le comunita'. Un premio che dovrebbe servire per fantomatici investimenti infrastrutturali quando invece ai Comuni vengono sottratti trasferimenti essenziali per le loro funzioni.

Tutto cio' - oltre a non rispettare la volonta' di partecipazione e le decisioni che i cittadini impongono ai rappresentanti politici - e' una chiara violazione della Costituzione poiche' il popolo italiano si e' pronunciato con referendum contro l'affidamento al mercato di tutti i servizi pubblici locali previsti dal Decreto Ronchi, e tale decisione e' vincolante per almeno cinque anni (come affermato dalla giurisprudenza costante della Corte Costituzionale)''.

sabato 27 agosto 2011

CALCIATORI E POLITICI ... NEL PALLONE

Non voglio entrare troppo nel merito dello sciopero dei calciatori di Serie A, poichè non trovo motivo di agitarmi per questo sciopero. Ma non nascondo che, al massimo, mi sarei potuto aspettare uno sciopero da calciatori di livello sportivo ed economico decisamente più basso e non da parte di sportivi che vivono una vita privilegiata.
Poco importa, ritengo il calcio uno sport bello da praticare..e guardarlo in tv, per me, è solo un optional. Se c'è, lo si guarda.. se non c'è, si farà altro.
Non dimentichiamo però che ognuno è libero di manifestare per ciò che ritiene giusto.. è un diritto.
La cosa che mi sconcerta è l'enorme ribalta mediatica che si è data a questo fatto, l'argomento sicuramente meno importante di questi giorni.
Altre decisioni e altre categorie stanno intaccando il nostro benvivere. Non lasciamoci distrarre da fatti che non cambiano la nostra vita quotidiana.

Ironicamente, il prossimo sciopero che mi aspetto, sarà quello dei parlamentari. Solo a quel punto avremo la ciliegina su una bruttissima torta.

notizie avvilenti..

..ho letto che politici nazionali vorrebbero istituire la "tassa sull'evasione" .. quindi, secondo loro, il contribuente che evade (cioè che non vuole pagare le tasse).. dovrebbe successivamente pagare una tassa su ciò che ha evaso.. uhm..
evito qualsiasi commento poco elegante..
Queste "leggi" sono il modo migliore per incoraggiare l'evasione, lasciando la certezza agli evasori che ci sarà sempre un condono a cui affidarsi (che sarà sempre più economico del pagare le tasse regolarmente).

Vorrei che questi politici avessero il coraggio di andare a raccontare anche all'estero queste loro idee..e noi italiani dovremmo essere meno tifosi della politica e non affezionarci troppo ad un simbolo, poichè si finisce per offuscare le proprie capacità di giudizio.

Il politico va giudicato per ciò che fa e non sostenuto per partito preso.

Ormai pur di non intervenire dove necessario e quindi anche sui costi della politica.. si stanno inventando disperatamente giochi di parole per distrarre l'attenzione dall'immobilismo della loro politica fatta di soli slogan elettorali.

lunedì 4 luglio 2011

Zone 30: ecco che parte l'abitudinaria politica delle accuse

Ci risiamo, la solita politica basata su gratuite accuse non è passata di moda in casa leghista e neanche nel Pdl, basti leggere l'ultimo SaronnoSette.
La politica accusatoria, stile amministrative di Milano, sbarca anche a Saronno.
1) Lega e Pdl, dopo anni di silenzio su qualsivoglia sanzione stradale, dichiarano sulla stampa che il provvedimento delle Zone 30 è finalizzato al fare cassa.
Appena dopo aver letto le accuse, la memoria è tornata agli inizi del 2009, quando a seguito dell'installazione delle telecamere ai varchi della Zona Traffico Limitato, arrivarono multe a oltre 9.600 saronnesi e non saronnesi, per l'indebito accesso alla ZTL.
Non ho trovato nessuna dichiarazione sulla stampa di quel periodo dei partiti di centro-destra, carica di accuse verso quel provvedimento.
Ne risulta quindi un atteggiamento contrastante e mi chiedo come mai ad inizio 2009 la Lega Nord e il Pdl non hanno avuto la stessa indignata reazione su quella enorme quantità di sanzioni.
Forse perché il vero obiettivo, allora come adesso, non è quello di “infilare la mano nelle tasche di chi non può difendersi” ma quello più nobile di far rispettare la ZTL e le Zone 30.
Allora cosa spinge Pdl e Lega ad accusare oggi l'amministrazione di voler fare cassa? Ancora una volta appare chiara la finalità puramente elettorale. Ci sarebbe da chiedere loro quanto meno di ritirare tali accuse e di ricevere le conseguenti scuse, ma non credo si possa ottenere tanto dai partiti di opposizione cittadina.
Un ringraziamento va invece alla Polizia Municipale, che sta compiendo il suo dovere di controllo con la massima correttezza, segnalando sempre in modo chiaro e visibile l’eventuale presenza degli autovelox.

2) Riguardo tutte le altre accuse gratuite giunte in questi giorni, vorrei ricordare ai rappresentanti locali di Lega e PDL che le difficoltà economiche del comune di Saronno, in ambito sociale e dell’istruzione, sono causate direttamente dagli ingenti tagli economici che hanno origine dalle decisioni dei loro partiti di appartenenza a livello nazionale.
Probabilmente è più facile sfoggiare con orgoglio simboli e camicie verdi solo in occasione di congressi e feste folkloristiche.
Sarebbe sicuramente più coerente che le accuse venissero rivolte sulla stampa direttamente ai loro vertici provinciali, regionali e nazionali, prima di presentarsi in consiglio comunale a predicare attenzione per scuola, anziani e servizi sociali.
La coerenza nella buona politica è indispensabile se si vuole essere credibili agli occhi di chi ci osserva.

martedì 14 giugno 2011

SARONNO, Referendum: 56% - L'orgoglio di essere saronnese

Quasi 17.000 saronnesi hanno risposto alla consultazione referendaria, il 56% per la precisione. Uno dei valori più alti dell’intera provincia!

Oltre all’impegno dell’Italia dei Valori tutta, è stato prezioso il contributo del comitato acqua, delle tante associazioni ambientaliste e di singoli cittadini, perché ha permesso agli italiani di potersi presentare alle urne con tutte le informazioni necessarie sui quattro quesiti per i quali si è votato.

Il voto di domenica e lunedì appartiene a tutti gli italiani e il raggiungimento del quorum a Saronno è esclusiva vittoria dei saronnesi e non avrà mai un cappello partitico, anche se ci tengo a esaltare che il 95% degli italiani ha espresso completa contrarietà alle leggi ad personam di cui questo Governo di centro-destra si è reso autore.

Riguardo ai quesiti di questo referendum voglio cercare di rivolgermi a chi ha o avrebbe votato no, cercando di rispondere al meglio ai vari dubbi.

A chi pensa che la soluzione per migliorare il sistema idrico sia la privatizzazione forzata, pongo l’osservazione:

Quanto avrebbero pagato i privati per acquisire le infrastrutture idriche per il quale vigeva un obbligo di vendita?

Da dove li avrebbero ricavati i privati 60 miliardi (stimati da Ronchi) per risanare l'intero circuito idrico?

Semplicemente dall’aumento della bolletta pagata dai cittadini, aggiungendoci un bel guadagno del MINIMO 7% per la società privata, che avrebbe inoltre la discrezione delle tariffe da applicare. Tutto ovviamente pagato sempre da noi.

Probabilmente basterebbe che lo Stato decidesse di investire sulla risorsa idrica e ci risparmieremmo noi molto più del 7%.
Non si può pensare di forzare la privatizzazione della gestione dell'acqua, perché credo giusto lasciare al sindaco/amministrazione il valutare se mantenere pubblica la gestione o no e prendersi così le giuste responsabilità istituzionali. Ovviamente il responsabile di ogni disservizio sarà l'amministrazione stessa e il cittadino potrà cambiarla votando.

Al contrario, come possiamo notare nella vita di ogni giorno, il disservizio causato da un privato non permette di poter intervenire facilmente a tutela dei consumatori.
Il Governo si dovrebbe preoccupare di fare leggi che migliorino l’efficienza della gestione pubblica dei beni comuni e non di spacciare per pensiero liberale lo svendere sottocosto la gestione di beni comuni e fondamentali.

A chi ancora crede che l’aver rinunciato alle centrali nucleari sia un’occasione persa, rispondo:

Chi avrebbe pagato la costruzione delle centrali nucleari in Italia e lo smaltimento delle conseguenti scorie radioattive, per non parlare della futura dismissione delle centrali obsolete? Gli investimenti stimati da questo governo erano di 32 MILIARDI DI EURO, riferite solo alla costruzione delle centrali e senza considerare lo smaltimento scorie.

Ovviamente si sarebbero usati soldi pubblici.

Ci hanno raccontato che la bolletta sarebbe costata meno. Affermazione, ad essere benevoli, quanto meno furba.

Cambiava solo il capitolo di spesa dal quale prelevare, passando dalla bolletta alle tasse statali. Parliamo sempre di soldi degli italiani.
Perchè ora non investire quei 32 MILIARDI di euro sulle energie rinnovabili e sull'efficienza energetica? Forse perchè a guadagnarci sarebbero solo le tasche degli italiani?

Nel frattempo l’attuale Governo rischia di convincermi che la privatizzazione sia diventata ormai una "moda" orientata a nascondere l'incapacità dei politici nel trovare soluzioni ai problemi di gestione dei vari settori di utilità pubblica. Sta diventando più comodo svendere le proprietà pubbliche e alleggerirsi di responsabilità istituzionali che cambiare ministri e politici.

mercoledì 8 giugno 2011

12 e 13 giugno, REFERENDUM: i saronnesi si faranno sentire!

Domenica e lunedì, 12 e 13 giugno, noi italiani torneremo ad essere attori protagonisti della politica del nostro Paese.
Ora possiamo gestire il nostro futuro:
Vogliamo cancellare la legge che prevede centrali nucleari nei nostri confini?
Vogliamo eliminare la norma che da ai ministri la possibilità di sottrarsi alla Legge?
Vogliamo cancellare la speculazione industriale sulla nostra acqua pubblica?

Io voterò SI, già nelle prime ore della domenica, a tutti i 4 quesiti referendari.

Mesi fa ho partecipato alla raccolta delle firme che darà, nel prossimo fine settimana, la possibilità alla gente di cancellare queste leggi, create solo per soddisfare l'interesse di pochi e che nega i diritti fondamentali a tutti noi.

Siamo ormai quasi al traguardo e l'obiettivo è chiaro: uscire fuori dalle logiche politiche e votare per il nostro bene presente e futuro.

I Saronnesi hanno sempre dimostrato carattere e di avere grande capacità di giudizio. Il mio desiderio più grande è vedere la coda ai seggi. Vorrei Saronno come prima città per affluenza. Sarà forse un desiderio un pò campanilistico, ma vorrei provare questo orgoglio e credo che molti condividano questo mio desiderio.

In questi ultimi giorni passati a fare informazione in piazza Libertà e a dialogare con la gente è stato come poggiare l'orecchio ad una conchiglia. Si sentiva la voglia della gente di esserci e di far valere le proprie idee nei confronti di chi si sta mostrando sordo al bene comune.
Credo nella gente della mia città e so che la fiducia è ben riposta.

Ci vediamo tutti davanti ai seggi per votare i 4 quesiti referendari.

2 SI PER MANTENERE LA GESTIONE PUBBLICA DELL'ACQUA
SI PER NON RITROVARSI CENTRALI NUCLEARI DIETRO CASA
SI PER DIFENDERE LA LEGGE UGUALE PER TUTTI

Buon Voto!


mercoledì 25 maggio 2011

"TESTAMENTO BIOLOGICO: LIBERI DI SCEGLIERE"

Ieri sera all'auditorium A.Moro a Saronno c'è stata una serata incentrata sull'argomento del testamento biologico e il "relatore" principale è stato Beppino Englaro.
Per chi non lo sapesse, il testamento biologico consiste in una dichiarazione anticipata di trattamento. L'espressione scritta delle proprie volontà in merito ai trattamenti medici che si vuole ricevere (o non ricevere) nell'eventualità in cui ci si trovasse nell'impossibilità di esprimere il proprio diritto di accettare o meno le cure proposte nel caso di malattie o lesioni celebrali irreversibili e che costringano a trattamenti permanenti con macchine artificiali che impediscano una vita normale e di relazioni.
La cosa più importante su quest'argomento è quella di fare informazione il più possibile, di parlarne e di confrontarsi continuamente. Lo scopo del confronto non deve essere quello di convincere qualcuno ad essere a favore o contrario al testamento biologico, ma di dare ad ognuno le basi per poter decidere.
Sono convinto che ognuno dev'essere libero di essere favorevole o contrario..e di certo non si può scegliere di essere contrari sulla pelle degli altri e sulla vita di altre persone.
Se si è favorevoli è un diritto poter scrivere le proprie volontà anticipate e vederle rispettate. Se si è contrari è un diritto ricevere tutte le cure del caso nel momento in cui ci si trovasse in malattia.
E' una scelta e come tale deve essere rispettata da chi ci circonda nel momento in cui non ci si potrà imporre con la nostra volontà.


domenica 22 maggio 2011

La vivibilità della città inizia dalla collaborazione Comune-cittadino

La Lega Nord è ormai vittima di una nevrosi securitaria. Condisce tutti i propri comunicati con un linguaggio degenerato e volto a colpevolizzare le culture e non i colpevoli. Incoraggia ad avere paura e non a reagire per risolvere le problematiche attraverso la collaborazione Comune-cittadino.

Lancia allarmi invece di invitare i cittadini a denunciare alle autorità fatti e persone che minano la sicurezza della città. Si fanno portavoce abusivi di denunce che vengono poi utilizzate solo per propaganda sulla stampa.

Ormai la politica di destra tende sempre più a confondere i problemi migratori con quelli causati dalla povertà e la sicurezza con l’integrazione tra culture e religioni.

Tornando ai fatti denunciati, i rappresentanti della Lega sanno benissimo che tutti i saronnesi che si sono rivolti in forma scritta o verbale all’assessore Nigro, per rilevare problemi di sicurezza in città, hanno sempre ricevuto risposta e quest’ultimo si interfaccia costantemente con il comandante della Polizia Municipale per “modellare” le zone da sorvegliare anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini.

Mi chiedo, perché la Lega Nord ha aspettato tre settimane ed un Consiglio Comunale per comunicare all’assessore di lettere e di lamentele ricevute? Se ci fosse un loro reale interesse a risolvere i problemi, ci si rivolgerebbe immediatamente all’assessorato di competenza. Ma probabilmente a fare da padrone è la voglia di trasformare in slogan elettorali le paure e le sensazioni.

Dagli ultimi risultati elettorali è trapelata prepotente la stanchezza verso la solita politica pubblicitaria orientata a crearsi un nemico da cui proteggersi.

Chiedo ai saronnesi di essere parte attiva nella soluzione dei problemi della nostra comunità e quindi di segnalare tutti i fatti che generano insicurezza in città direttamente all’assessore Nigro o alla Polizia Municipale, riceveranno sempre riscontri e spiegazioni.

Stefano Sportelli

mercoledì 11 maggio 2011

..sempre più incredulo..

Ho scoperto la destra italiana arrivare ormai alla frutta: nessuna soluzione ai problemi ma pieni di insulti da regalare a chiunque.
Un esponente dà dello "str.." pubblicamente ad un suo avversario politico. Un'altra che calugna in tv l'avversario politico senza dare diritto di replica e dichiarando il falso.
Ma il nobile senso della politica non è questo.
Perchè si divertono a rovinare il "canale" che dovrebbe essere usato per migliorare la vita del proprio Paese e delle proprie città?
Tutto per un pugno di voti?

giovedì 28 aprile 2011

idee a confronto, per vincere su interessi di partito

Cliccate qui per leggere l'articolo a cui faccio riferimento: http://tg24.sky.it/tg24/politica/2011/04/27/

Cronico problema della politica, l'esistenza di partiti uniti per interessi e non per le idee.

Come possono considerarlo un Governo capace di dialogare e fare riforme condivise da destra a sinistra, se non c'è trasparenza sulle idee reali?

La situazione di "scontro" politico a livello locale è pressoché identica.
Perché sembra vigere la legge non scritta che qualsiasi idea venga avanzata da una maggioranza o da un Governo (sia esso di destra o di sinistra) debba essere combattuta a priori dall'opposizione di turno per distanziarsi e dividere politici ed elettori. E' un vortice negativo dalla quale anche politici esperti non riescono più ad uscire. Sembra quasi non si riesca mai a sedersi ad un tavolo senza guardarsi in modo sospettoso e senza pensare che non si può e non si deve avere niente in comune (o a che fare) con coloro che la politica nazionale identifica come nemico. Tranne poi cambiare idea se il politico di riferimento nazionale decide che, da un certo momento in poi, il nemico diventa amico. A quel punto il dialogo si "apre", per scopi di interesse elettorale e non per scopi ideologici. Non so se definirlo ridicolo o semplicemente un subdolo "gioco" delle parti.
Uniche nette divisioni che mi piacerebbe personalmente vedere, sarebbe tra politici onesti e politici disonesti, tra politici che impegnano il proprio tempo per realizzare il bene collettivo e quelli che invece si impegnano per realizzare il proprio bene o di qualche amico.

Diventa quasi impossibile avere un dialogo costruttivo con chi si compatta per soli interessi temporanei o fini elettorali.
La politica cambierà l'immagine di se negli occhi della gente solo quando le idee vinceranno sugli interessi partitici o personali, avvicinandosi così ai bisogni della comunità.

Non credo sia un discorso scontato come non credo sia utopia realizzare il cambiamento, perché sono tante le persone disposte ad impegnarsi in politica e che hanno nella propria indole il dialogo, l'ascolto e il confronto di idee. Basta trovarle e creare i mezzi per far sì che esprimano al meglio le proprie qualità. Io continuo nella ricerca ...


domenica 24 aprile 2011

..per una Saronno più Pulita, Sicura e vitale

Mentre i partiti di destra chiedono a quanto ammonta l'esigua spesa per le Zone 30 e finiscono così per mettere sui piatti della stessa bilancia la sicurezza dei nostri concittadini e i soldi, ecco l'ennesima uscita della Lega Nord che cerca di diffondere la paura tra i cittadini poco informatitica. Ora se la prendono con i commercianti del centro e tentano di far credere loro che diminuire il traffico di attraversamento della nostra città possa recare danni alle attività commerciali. Come dice la definizione stessa, traffico di attraversamento non si si riferisce ad un traffico orientato a raggiungere il centro di Saronno per fare acquisti, ma di auto che "sfruttano" le nostre strade per recarsi altrove senza portare alcun beneficio alla città.
Per colpevole comodità, la Lega ignora nei suoi commenti l'esistenza di via Milano, una via che mantiene quasi completamente il limite dei 50 km/h e che conclude il suo percorso proprio in centro città. Tutte le strade che mantengono il limite di 50 km/h portano in grandi zone di parcheggio adiacenti al centro cittadino.
Le Zone 30, oltre a salvare vite umane e a ridurre gli effetti degli incidenti, aumenteranno anche il numero di persone che avranno il desiderio e la possibilità concreta di passeggiare in tutta tranquillità per le vie di Saronno e quindi anche di fare acquisti nei negozi che ne trarranno vantaggi. Coloro che raggiungono Saronno per usufruire dei numerosi servizi offerti dalla città lo potranno fare con maggior sicurezza proprio in virtù della riduzione del traffico di attraversamento.
Infine la Lega dovrebbe spiegare come possa ritenere le Zone 30 un impedimento nel raggiungere ospedale e scuole. La Lega Nord che ha come unico obiettivo quello di dividere l'Italia e "slogheggia" la creazione di una nazione inesistente, adesso parla di muraglie invisibili. La loro confusione ideologica continua.
Chiediamo da almeno un mese che i partiti di centro-destra indichino, in modo inequivocabile ed attraverso i mezzi di informazione, quali servizi della città tra scuole, ospedale, centri sportivi, oratori/chiese, piscina, parchi o giardini pubblici secondo loro non vada tutelato e quindi debba essere escluso dalle zone 30. Ma le loro dichiarazioni sono sempre vaghe e fumose.

Stefano Sportelli
Consigliere comunale IdV Saronno
&
Giuseppe Reale
Referente IdV Saronno

martedì 19 aprile 2011

"Passo indietro del governo, via le norme" (sul nucleare)

..così titola la repubblica.. senza far esaltare che si tratta di un passo indietro fittizio e momentaneo.
http://www.repubblica.it/ambiente/2011/04/19/news/nucleare_governo-15134078/?ref=HREA-1

Come i cittadini avranno capito, è una falsa sospensione della politica nucleare in Italia.
Con quali obiettivi:
far saltare il referendum sul nucleare e cercare di danneggiare la partecipazione e il raggiungimento del quorum per gli altri due quesiti, sull'acqua privatizzata e sull'(il)legittimo impedimento.

E' il solito gioco delle leggi per ingannare gli elettori che non possono prestare massima attenzione alla politica.
Questa maggioranza parlamentare non pensa al bene dei cittadini ed è ormai palese che si muove solo sul lato mediatico per cercare consenso con qualche slogan senza sostanza.
Un mio amico mi ha detto: "E' come far vedere il fumo uscire dal camino e far credere che sulla brace ci sia l'arrosto.. ma in realtà stanno bruciando tutto quello che risulta compromettente." E' una frase molto "dipietrese" ma rende molto l'idea della realtà dei fatti.

Già da queste elezioni amministrative il terrore elettorale di Pdl, Lega & C. si manifesterà chiaramente con il voto dei cittadini.
Il mio non è ottimismo ma semplice fiducia nei cittadini.

domenica 17 aprile 2011

ZONE 30: spazi da condividere e un'opportunità per coinvolgere

Non penso che credere ad una circolazione in città a velocità più moderata sia subdolo o provocatorio, come qualche politico cittadino di opposizione ha scritto in questi giorni, come non credo provocatorio il dissenso di chi non è d’accordo sulle zone 30.

Questo provvedimento è stato preso per motivi seri, orientati a tutelare al massimo la sicurezza dei saronnesi e la vivibilità di ogni quartiere. Inizialmente può aver dato fastidio a chi frequenta la città soprattutto in auto, ma porterà vantaggi nel tempo per chi vive a Saronno.

Da automobilista dico che dall'interno dell'auto si tende a pensare più a se stessi, la visione della città diventa egoistica e chi ci circonda, siano essi pedoni o ciclisti o altre auto, diventano quasi esclusivamente un fastidio. Viaggiare più lentamente in città è fondamentale per tutelare chi non è protetto dalla carrozzeria dell'auto. Dobbiamo ritrovare il senso di difesa della nostra comunità. Lo spirito delle zone 30 è questo.

Se qualcuno vuole vederci sempre l’occasione per dividere e non per unire i propri concittadini, è qualcosa che purtroppo è all’ordine del giorno in politica. Ci hanno detto che l’interesse di chi si sposta in auto è differente da colui che si sposta in bicicletta o a piedi, che i cittadini del centro hanno più necessità delle zone 30 di chi invece vive in periferia. Io credo che Saronno offra servizi di ogni genere e in ogni quartiere e che tutti i mezzi di trasporto con cui ci spostiamo per raggiungerli possano convivere negli stessi spazi.

Non ritengo opportuno convincere chi si sente contrario con le semplici parole, ma di sicuro se c’è qualcuno che dubita di questo provvedimento è un problema che mi riguarda e che mi porta a cercare il dialogo. Se qualcuno pensa ci siano alle spalle delle zone 30 fini economici, vuol dire che non sono riuscito a raggiungere tutti nel diffondere l’idea di città vivibile, sicura e pulita che vuole realizzare questa amministrazione. Se i commercianti del centro hanno paura di perdere clienti, devo far capire loro che più saronnesi si sentiranno sicuri nello spostarsi a piedi e in bicicletta e più persone passeranno dalle vetrine del centro. Se qualcuno sente le zone 30 come un limite imposto voglio far capire che non si dubita della responsabilità dei saronnesi ma che la sicurezza dei propri concittadini deve essere una priorità di tutti. Chiedo quella pazienza necessaria per valutare tutti i benefici che arriveranno da questa velocità di circolazione più moderata. Di valutare nel prossimo futuro i vantaggi ed eventuali lati negativi.

Mentre il dibattito politico cittadino ormai risulta essere sempre più limitato e distorto nel “ring” di un singolo provvedimento, la gente continua ad avere sete di collettività, ne sente la mancanza e bisogna tornare a ricreare i presupposti per ripopolare le strade dei nostri quartieri, tornare a sentire i beni comuni come concretamente propri, rendere ogni punto della città come un punto di incontro. L’amministrazione ha come unico obiettivo quello di offrire ai saronnesi una città più vivibile, più sicura e più pulita.

Credo fortemente che i saronnesi sapranno farsi coinvolgere nel realizzare una Saronno più vivibile in ogni suo aspetto.

mercoledì 6 aprile 2011

CONSIGLIO COMUNALE E BILANCIO

Credo che il metodo migliore per dimostrare la personalità e il carattere di questa amministrazione di centro-sinistra sia la concretezza avuta nel trovare il modo di far quadrare il bilancio colpito pesantemente dai tagli statali, regionali e dal patto di stabilità, per una cifra intorno ai 2 milioni e 600 mila euro, e la forza di trovare fondi per mantenere inalterato lo standard dei servizi offerti alla città, senza così far pesare sui cittadini aumenti di tasse o di tariffe dei servizi stessi.

L'opposizione, durante l'ultimo Consiglio Comunale, si è presentata subito con sole critiche e forse le aspettative erano quelle di "buttare" il Consiglio Comunale in uno scontro verbale e non di idee.

Noi della maggioranza abbiamo atteso che i soliti sfoghi leghisti, peraltro molti non attinenti al bilancio, si esaurissero.

A quel punto la seduta è entrata in un ottica di reale e leale confronto.

Ho apprezzato subito l'apertura al dialogo da parte del Pdl saronnese e solo in un secondo momento di Unione Italiana, sono invece rammaricato nel vedere la Lega saronnese impelagata sulle solite tematiche, che sembrano essere più una mania, ormai lontane dall'interesse dei cittadini.

L'iniziale quiete della maggioranza durante la seduta del Consiglio Comunale del 4 aprile era solo orientata a portare la discussione nella direzione di abbassare i toni in modo da aprire la strada ad un confronto che possa in futuro portare a provvedimenti sempre più condivisi, nello spazio consentito dalle differenze di idee. Forse per la prima volta una parte dell'opposizione cittadina sembra aver recepito questo nostro reale interesse.

Più volte si è dato atto all'assessore al bilancio Mario Santo di aver dimostrato grandi capacità nel gestire la cassa camunale. Spero che il sottile spiraglio di collaborazione che si è intravisto durante l'ultimo Consiglio Comunale non venga vanificato dal soliti mali della politica, cioè l'interesse del proprio pezzetto di elettorato o il semplice spirito di contrapposizione.

venerdì 1 aprile 2011

Commissione, Zone 30 a Saronno.. e le condivisioni fantasma

La politica a volte può deludere e le proprie aspettative possono essere tradite da una contrapposizione che vedo sempre più radicata e che credo ormai abbia origine da anni di “politica” nazionale.

Ancora una volta in commissione Ambiente e Territorio mi sono trovato ad ascoltare attentamente le idee e le proposte di chi rappresenta le minoranze consiliari cittadine, per quanto riguarda l’istituzione di zone 30 nella nostra città. Dopo aver preso nota, osservato le loro proposte su mappa e ascoltato le idee avanzate a voce, le opposizioni si sono dichiarate d’accordo sul tutelare zone sensibili della città, zone che i saronnesi vivono soprattutto spostandosi a piedi. Anziani che vanno a piedi in centro, scolaresche che si spostano dalla stazione alle scuole, mamme che portano i loro figli nei parchi o nei giardini pubblici, giovani atleti che si recano a piedi verso i centri sportivi, saronnesi che si recano in ospedale o i fedeli che vanno nelle loro parrocchie.

Tutti d’accordo quindi a proteggere dal traffico troppo intenso questi percorsi pedonali circostanti Asili, scuole, parchi pubblici, centri sportivi, stazione, l’ospedale, le chiese e gli oratori.

Qui nasce il punto di divergenza. Perché si è perso di vista che Saronno è una città fantastica quanto unica nel suo genere, almeno nell’alto milanese. E’ una città che offre ogni genere di servizi alla persona in un territorio molto ridotto nelle sue dimensioni. Tutto in appena 10 kmq. Questo comporta che ogni angolo della città ospiti ogni genere di servizi, rendendo praticamente inesistenti le classiche periferie dormitorio o zone agricolo-industriali, che invece troviamo ben consistenti in altre città.

Più volte si è pensato di circoscrivere una zona 30 ad un centro città “allargato”, poco oltre la Zona Traffico Limitato. Ma è risultato subito palese che limitare le zone 30 al centro, avrebbe escluso decine di centri nevralgici. Allora quale centro vitale della città non si dovrebbe salvaguardare? Quale scuola deve rimanere in una zona di traffico “ordinario”?

A quel punto ho chiesto come si possa affermare di essere d’accordo sul tutelare tutte le scuole e allo stesso tempo chiedere che le zone 30 vengano limitate al centro città. Perchè sia chiaro, è un controsenso che da politici cittadini di vecchia data mi sorprende alquanto. Le scuole non localizzate in centro non vanno tutelate? E quali oratori vogliono escludere?

Credo che a regnare sovrana all’interno delle opposizioni cittadine ci sia una confusione ideologica. Quello che definisco il “voler far qualcosa ma non riesco o forse non posso e di sicuro non condividere”, per non mettere a rischio un consenso immediato e puramente politico.

Mi sono reso conto che il centro-destra si trova in difficoltà nel formulare soluzioni concrete e si muove come un elefante tra i vasi di vetro. Ogni mossa viene prima valutata quasi esclusivamente a livello elettorale.

Come se ormai la politica fosse intrappolata in un vortice di contraddizioni e paure di vincere o perdere le prossime elezioni. Non si ragiona più per il bene della propria città, ma si tende a fare calcoli di convenienza e di consensi ad esclusiva tutela del proprio pezzetto di elettorato. Praticamente si preferisce viaggiare a vista, senza mai studiare progetti a lungo termine e che siano orientati esclusivamente ai cittadini saronnesi.

Nonostante tutto, non abbandono ancora l'obiettivo di riuscire a trovare condivisione su argomenti importanti per Saronno, perché sarà pur vero che sulle zone 30 ci sia divergenza di idee ma allo stesso tempo credo impossibile che le divergenze coinvolgano tutti gli argomenti che verranno trattati.

domenica 27 marzo 2011

LA SALUTE E LA SICUREZZA NON SONO UN LIMITE

Non sono contro tutte le proteste, in quanto sono sempre espressione della libertà e dei diritti dei cittadini. Ma non sono d'accordo con la protesta sul limite dei 30 km all'ora, poiché mi sembra avventata e preconcetta, basata sull'impulsività e non sulla ragione, sulla politica della contrapposizione e non sul principio.
Questo dissenso al limite di 30 km/h è nato da un tentativo cinico da parte di alcune forze politiche e da parte di politici “da tavolo” e pubblicitari, di insinuare il dubbio nei cittadini che ci fosse una motivazione economica o di semplice protagonismo da parte del sindaco e dell'amministrazione. Questi partiti cittadini di opposizione applicano la protesta con l'unico fine di distrarre l'attenzione dalla realtà. L'inquinamento dell'aria di Saronno è in continuo peggioramento negli ultimi sei anni, al contrario di quanto invece accade nelle città che ci circondano.

Noi saronnesi subiamo un pesantissimo traffico di attraversamento nella nostra città e questo mette sempre più in pericolo i ciclisti, i cittadini che decidono di spostarsi a piedi e i bambini che spesso giocano nei parchi adiacenti alle strade o che vanno a piedi a scuola. Senza dimenticare che più aumentano le auto in circolazione sul nostro territorio, più inquinamento atmosferico e acustico ci troviamo a dover sopportare. La protesta sui 30 km all'ora è un modo goffo per allontanare l'attenzione da politiche di destra tendenti all'immobilismo e al semplice non far niente. Ecco perchè non sono d'accordo con chi ha promosso questa protesta che contrasta il singolo provvedimento e ignora l'intenso lavoro orientato al futuro della nostra città da parte del Sindaco Porro e di tutta l'amministrazione che cerca il consenso nel tempo e attraverso i risultati che si otterranno.

Si sta creando l'intesa con la regione e tre province per realizzare una rete di trasporto pubblico che coinvolga le città limitrofe. Si inseriranno nel Regolamento Edilizio cittadino provvedimenti per l'utilizzo di energie rinnovabili e sistemi di efficienza energetica nelle future costruzioni. E' stato diffuso il decalogo delle buone azioni anti-inquinamento. Si stanno studiando ampie zone 30 in tutta Saronno. E' ormai alla conclusione la revisione della Zona Traffico Limitato in centro. Nel periodo invernale è stata emessa un'ordinanza sindacale per diminuire le temperature negli edifici pubblici e privati. Intanto Pdl, Lega, Ui e affini cos'hanno proposto? Niente: si sono solo impantanati in continue proteste di convenienza, puramente politiche e pubblicitarie. Io e
l'Italia dei Valori tutta, continueremo a lavorare senza rinnegare mai il confronto con le opposizioni, in attesa che la loro politica della contrapposizione lasci spazio al dialogo in vista dell'interesse futuro dei saronnesi.

venerdì 25 marzo 2011

“Giusto aprire il consiglio comunale con l’Inno di Mameli”

Inutili recenti polemiche da parte del “partito per l'indipendenza della nazione che non c'è”. 
Ennesime esternazioni di un partito (la Lega Nord) composto da esponenti politici troppo attenti a compiacere estremi idealismi di secessione e discriminazione, che perdono tempo ad attirare l'attenzione sul contorno che divide, tralasciando la sostanza che ci unisce.
Non capisco come si possa criticare il sindaco Luciano Porro che in occasione delle celebrazioni per l'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia ha fatto notare le contraddizioni di alcuni ministri dello Stato Italiano, che pur avendo giurato fedeltà e rispetto alla Costituzione, hanno rilasciato dichiarazioni che offendono e umiliano lo Stato, la Carta Costituente e gli italiani, dimostrandosi una classe dirigente quantomeno imbarazzante e di sicuro inadeguata.

Il ripetersi di tali affermazioni ci fa percepire ancora di più la gravità e la mancanza di rispetto di cui sono intrise le loro dichiarazioni.
Chi ha un ruolo istituzionale ha l'obbligo di servire e rispettare lo Stato Italiano e tutti i cittadini che lo compongono, senza discriminazioni. La costituzione della Repubblica Italiana “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo” e quindi chi ripudia lo Stato e la Costituzione nega la legittimità dei diritti fondamentali degli italiani. 
Ben venga quindi il discorso del nostro sindaco e ben venga inoltre la decisione di aprire i prossimi Consigli Comunali con l'inno di Mameli per festeggiare durante l'intero 2011 la ricorrenza il 150° anno dall'Unità d'Italia, poiché l'inno italiano è il ponte che da sempre unisce idee, culture e origini differenti sul nostro territorio nazionale. 

Invito quindi numerosa la cittadinanza a partecipare al prossimo Consiglio Comunale del giorno 1 aprile alle ore
20.15 per ascoltare insieme l'inno di Mameli e per essere parte attiva alla politica di questa amministrazione.
Centocinquantanni uniti, ma italiani da sempre.

Stefano Sportelli
e
Giuseppe Reale

domenica 13 marzo 2011

Nucleare? ..ARROGANTE ILLUSIONE..

Mentre giunge la notizia di una terza esplosione nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, si scopre che i reattori sono in fusione e le radiazioni si stanno diffondendo costringendo le autorità nipponiche a evacuare migliaia di sopravvissuti allo tsunami nell'arco di decine di chilometri.

Questo incidente provocato da eventi naturali ha portano alla luce, per l’ennesima volta, l'ARROGANTE ILLUSIONE di poter controllare la natura da parte dei favorevoli al nucleare.

Se qualcuno parla ancora di energia nucleare è perchè gli interessi economici privati che si celano dietro questa vecchia energia sono enormi quanto grande è il rischio per la salute dei cittadini.

Io credo che avanzare con l'età non sia un dramma e se qualche parlamentare ha 80 anni non è il vero problema, perchè spesso con l'età si diventa più saggi e si lascia spazio a giovani generazioni con idee innovative, ma alcune volte si diventa semplicemente vecchi e alla maggioranza nel nostro Parlamento c'è un nutrito gruppo di vecchi che non hanno e non possono avere un interesse a guardare al futuro e a chi dovrà gestire le conseguenze delle loro idee "medievali".

E’ chiaro che dichiarare, scrivere e dire che si è favorevoli a qualcosa di pericoloso è cosa semplice. Spiegarlo a chi ne sta pagando e ne pagherà le conseguenze è tutt'altra storia.

Io sono contrario all'utilizzo di energie non controllabili e che producono scorie che nessuno vuole e che nessuno sa dove immagazzinare per i prossimi decenni e secoli.

E' chiaro a tutti che molte nazioni si sono lanciate verso le energie rinnovabili, alternative al nucleare e che quest'ultimo risulta essere una risorsa e soprattutto un’ideologia in via d'estinzione.

L'uomo non ha ancora dimostrato di saper gestire la propria immondizia di casa e vorrebbe gestire i bidoni radioattivi? Questo si dice "vivere con la testa tra le nuvole".

"Non lasciamo il mondo agli stupidi", questo è il motto della Solon, una delle società tedesche leader nello sviluppo dell'energia solare. Come si suol dire a buon intenditor poche parole.

Stefano Sportelli


mercoledì 2 marzo 2011

ecco a voi.. lo Sfederalismo posticcio è servito..

lo S-federalismo è stato votato ancora con un voto di fiducia (tanto per dimostrare che neanche i parlamentari stessi lo volevano)..soliti 314 voti che non sono neanche la maggioranza assoluta.
Ormai non ci sono più parole per descrivere questo federalismo falso e posticcio.
Tanto, cosa importa alla lega se alla fine saranno i saronnesi e gli italiani a pagare i costi di questa forzatura voluta solo per uno slogan pubblicitario.
La Confartigianato ha già fatto i primi conti e le aziende pagheranno il 17% in più di tasse.. ora aspettiamo i conti sulle tasse per i cittadini.

E pensare che bastava distribuire le risorse economiche in modo proporzionale agli abitanti delle varie regioni e province..
non si può autorizzare gli anti locali di imporre tasse a piacimento!
Sarà comico vedere che un cittadino di Saronno pagherà meno tasse o di più di un cittadino di Origgio o Caronno... che pasticcio!

domenica 27 febbraio 2011

FEDERALISMO, CONFARTIGIANATO: LE IMPRESE DOVRANNO PAGARE IL 17% IN PIU

DOPO LE PRIME LETTURE DEL FEDERALISMO, ECCO I PRIMI RISULTATI SOTTO FORMA DI CALCOLI .. IN ARRIVO AUMENTO DI TASSE.
ECCO SVELATO LO S-FEDERALISMO
Le proiezioni di Confartigianato riguardo il federalismo fiscale fanno emergere come le imprese si ritroveranno a pagare in totale 812 milioni in più l'anno con il passaggio dall'Ici all'Imu (+17%). E se i Comuni scegliessero l'aliquota massima, il 10,6 per mille, si arriverebbe a tre miliardi, che per il singolo immobile si tradurrebbero in un salasso di 507 euro (è il record stabilito dalla Lombardia). "Cos altro che scossa all'economia", commenta il segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli.
A subire le peggiori conseguenze del passaggio dall'attuale aliquota Ici, pari in media al 6,49 per mille, all'Imu (imposta municipale unica, entrerà in vigore nel 2014 in base al decreto sul federalismo), che avrà l'aliquota base del 7,6 per mille, saranno gli imprenditori delle Regioni che hanno scelto una tassazione più moderata. E' il caso della Valle d'Aosta, che avrà un incremento del gettito del 73,5% applicando l'aliquota base dell'Imu. Seguono la Sardegna (+29,1%) e il Friuli Venezia Giulia (+24,7%). Arriva poi la Lombardia, Regione con altissima concentrazione di imprese e partite Iva, e quindi di immobili strumentali (categoria catastale che comprende uffici, studi, negozi, magazzini, laboratori, opifici, alberghi e pensioni, teatri, cinematografi, sale da concerti, fabbricati industriali e commerciali). Con l'attuale Ici la Lombardia ha incassato nel 2009 960 milioni; con l'Imu arriverebbe a 1180 milioni con l'aliquota base (+22,9%) e a 1646 con quella massima del 10,6 per mille (+71,4%). Significa un aggravio di 163 euro per immobile nel primo caso, e di 507 euro nel secondo. L'incremento medio per unità immobiliare è pari a 87 euro, ma nel caso dell'aliquota massima diventa di 322 euro.
Anche nel caso in cui il passaggio fosse più morbido, perchè si tratta di Regioni che hanno optato per un'aliquota Ici già mediamente alta, l'aggravio sarebbe enorme. Le variazioni più contenute si registrano in Toscana (+12,4%), Emilia Romagna e Marche (+12%), Liguria (+11,7%), Umbria (+11,5%) e Lazio (+11,4%). Ma anche nel caso del Lazio l'Imu peserà molto sulle imprese: si pagheranno 66 euro in più per immobile nel caso dell'aliquota base, 318 con l'aliquota massima. C'è un'altra ipotesi, che Confartigianato non trascura, per amore di equilibrio. Il decreto prevede che i Comuni possano anche ridurre l'aliquota base del 3 per mille, oltre che aumentarla. In questo caso, naturalmente, si registrerebbero delle riduzioni generalizzate rispetto all'attuale Ici: il gettito generale si ridurrebbe di 1389 milioni (-29,2%, 149 euro in meno per immobile) nella media di 19 Regioni (lo studio non considera le province autonome di Trento e Bolzano perchè non sono comprese nelle statistiche dell'Agenzia del Territorio). Ma non è realistico aspettarselo, considerato il peso per i Comuni dell'esenzione dall'Imu per gli enti ecclesiastici e dell'abolizione di alcune imposte locali.