giovedì 28 aprile 2011

idee a confronto, per vincere su interessi di partito

Cliccate qui per leggere l'articolo a cui faccio riferimento: http://tg24.sky.it/tg24/politica/2011/04/27/

Cronico problema della politica, l'esistenza di partiti uniti per interessi e non per le idee.

Come possono considerarlo un Governo capace di dialogare e fare riforme condivise da destra a sinistra, se non c'è trasparenza sulle idee reali?

La situazione di "scontro" politico a livello locale è pressoché identica.
Perché sembra vigere la legge non scritta che qualsiasi idea venga avanzata da una maggioranza o da un Governo (sia esso di destra o di sinistra) debba essere combattuta a priori dall'opposizione di turno per distanziarsi e dividere politici ed elettori. E' un vortice negativo dalla quale anche politici esperti non riescono più ad uscire. Sembra quasi non si riesca mai a sedersi ad un tavolo senza guardarsi in modo sospettoso e senza pensare che non si può e non si deve avere niente in comune (o a che fare) con coloro che la politica nazionale identifica come nemico. Tranne poi cambiare idea se il politico di riferimento nazionale decide che, da un certo momento in poi, il nemico diventa amico. A quel punto il dialogo si "apre", per scopi di interesse elettorale e non per scopi ideologici. Non so se definirlo ridicolo o semplicemente un subdolo "gioco" delle parti.
Uniche nette divisioni che mi piacerebbe personalmente vedere, sarebbe tra politici onesti e politici disonesti, tra politici che impegnano il proprio tempo per realizzare il bene collettivo e quelli che invece si impegnano per realizzare il proprio bene o di qualche amico.

Diventa quasi impossibile avere un dialogo costruttivo con chi si compatta per soli interessi temporanei o fini elettorali.
La politica cambierà l'immagine di se negli occhi della gente solo quando le idee vinceranno sugli interessi partitici o personali, avvicinandosi così ai bisogni della comunità.

Non credo sia un discorso scontato come non credo sia utopia realizzare il cambiamento, perché sono tante le persone disposte ad impegnarsi in politica e che hanno nella propria indole il dialogo, l'ascolto e il confronto di idee. Basta trovarle e creare i mezzi per far sì che esprimano al meglio le proprie qualità. Io continuo nella ricerca ...


domenica 24 aprile 2011

..per una Saronno più Pulita, Sicura e vitale

Mentre i partiti di destra chiedono a quanto ammonta l'esigua spesa per le Zone 30 e finiscono così per mettere sui piatti della stessa bilancia la sicurezza dei nostri concittadini e i soldi, ecco l'ennesima uscita della Lega Nord che cerca di diffondere la paura tra i cittadini poco informatitica. Ora se la prendono con i commercianti del centro e tentano di far credere loro che diminuire il traffico di attraversamento della nostra città possa recare danni alle attività commerciali. Come dice la definizione stessa, traffico di attraversamento non si si riferisce ad un traffico orientato a raggiungere il centro di Saronno per fare acquisti, ma di auto che "sfruttano" le nostre strade per recarsi altrove senza portare alcun beneficio alla città.
Per colpevole comodità, la Lega ignora nei suoi commenti l'esistenza di via Milano, una via che mantiene quasi completamente il limite dei 50 km/h e che conclude il suo percorso proprio in centro città. Tutte le strade che mantengono il limite di 50 km/h portano in grandi zone di parcheggio adiacenti al centro cittadino.
Le Zone 30, oltre a salvare vite umane e a ridurre gli effetti degli incidenti, aumenteranno anche il numero di persone che avranno il desiderio e la possibilità concreta di passeggiare in tutta tranquillità per le vie di Saronno e quindi anche di fare acquisti nei negozi che ne trarranno vantaggi. Coloro che raggiungono Saronno per usufruire dei numerosi servizi offerti dalla città lo potranno fare con maggior sicurezza proprio in virtù della riduzione del traffico di attraversamento.
Infine la Lega dovrebbe spiegare come possa ritenere le Zone 30 un impedimento nel raggiungere ospedale e scuole. La Lega Nord che ha come unico obiettivo quello di dividere l'Italia e "slogheggia" la creazione di una nazione inesistente, adesso parla di muraglie invisibili. La loro confusione ideologica continua.
Chiediamo da almeno un mese che i partiti di centro-destra indichino, in modo inequivocabile ed attraverso i mezzi di informazione, quali servizi della città tra scuole, ospedale, centri sportivi, oratori/chiese, piscina, parchi o giardini pubblici secondo loro non vada tutelato e quindi debba essere escluso dalle zone 30. Ma le loro dichiarazioni sono sempre vaghe e fumose.

Stefano Sportelli
Consigliere comunale IdV Saronno
&
Giuseppe Reale
Referente IdV Saronno

martedì 19 aprile 2011

"Passo indietro del governo, via le norme" (sul nucleare)

..così titola la repubblica.. senza far esaltare che si tratta di un passo indietro fittizio e momentaneo.
http://www.repubblica.it/ambiente/2011/04/19/news/nucleare_governo-15134078/?ref=HREA-1

Come i cittadini avranno capito, è una falsa sospensione della politica nucleare in Italia.
Con quali obiettivi:
far saltare il referendum sul nucleare e cercare di danneggiare la partecipazione e il raggiungimento del quorum per gli altri due quesiti, sull'acqua privatizzata e sull'(il)legittimo impedimento.

E' il solito gioco delle leggi per ingannare gli elettori che non possono prestare massima attenzione alla politica.
Questa maggioranza parlamentare non pensa al bene dei cittadini ed è ormai palese che si muove solo sul lato mediatico per cercare consenso con qualche slogan senza sostanza.
Un mio amico mi ha detto: "E' come far vedere il fumo uscire dal camino e far credere che sulla brace ci sia l'arrosto.. ma in realtà stanno bruciando tutto quello che risulta compromettente." E' una frase molto "dipietrese" ma rende molto l'idea della realtà dei fatti.

Già da queste elezioni amministrative il terrore elettorale di Pdl, Lega & C. si manifesterà chiaramente con il voto dei cittadini.
Il mio non è ottimismo ma semplice fiducia nei cittadini.

domenica 17 aprile 2011

ZONE 30: spazi da condividere e un'opportunità per coinvolgere

Non penso che credere ad una circolazione in città a velocità più moderata sia subdolo o provocatorio, come qualche politico cittadino di opposizione ha scritto in questi giorni, come non credo provocatorio il dissenso di chi non è d’accordo sulle zone 30.

Questo provvedimento è stato preso per motivi seri, orientati a tutelare al massimo la sicurezza dei saronnesi e la vivibilità di ogni quartiere. Inizialmente può aver dato fastidio a chi frequenta la città soprattutto in auto, ma porterà vantaggi nel tempo per chi vive a Saronno.

Da automobilista dico che dall'interno dell'auto si tende a pensare più a se stessi, la visione della città diventa egoistica e chi ci circonda, siano essi pedoni o ciclisti o altre auto, diventano quasi esclusivamente un fastidio. Viaggiare più lentamente in città è fondamentale per tutelare chi non è protetto dalla carrozzeria dell'auto. Dobbiamo ritrovare il senso di difesa della nostra comunità. Lo spirito delle zone 30 è questo.

Se qualcuno vuole vederci sempre l’occasione per dividere e non per unire i propri concittadini, è qualcosa che purtroppo è all’ordine del giorno in politica. Ci hanno detto che l’interesse di chi si sposta in auto è differente da colui che si sposta in bicicletta o a piedi, che i cittadini del centro hanno più necessità delle zone 30 di chi invece vive in periferia. Io credo che Saronno offra servizi di ogni genere e in ogni quartiere e che tutti i mezzi di trasporto con cui ci spostiamo per raggiungerli possano convivere negli stessi spazi.

Non ritengo opportuno convincere chi si sente contrario con le semplici parole, ma di sicuro se c’è qualcuno che dubita di questo provvedimento è un problema che mi riguarda e che mi porta a cercare il dialogo. Se qualcuno pensa ci siano alle spalle delle zone 30 fini economici, vuol dire che non sono riuscito a raggiungere tutti nel diffondere l’idea di città vivibile, sicura e pulita che vuole realizzare questa amministrazione. Se i commercianti del centro hanno paura di perdere clienti, devo far capire loro che più saronnesi si sentiranno sicuri nello spostarsi a piedi e in bicicletta e più persone passeranno dalle vetrine del centro. Se qualcuno sente le zone 30 come un limite imposto voglio far capire che non si dubita della responsabilità dei saronnesi ma che la sicurezza dei propri concittadini deve essere una priorità di tutti. Chiedo quella pazienza necessaria per valutare tutti i benefici che arriveranno da questa velocità di circolazione più moderata. Di valutare nel prossimo futuro i vantaggi ed eventuali lati negativi.

Mentre il dibattito politico cittadino ormai risulta essere sempre più limitato e distorto nel “ring” di un singolo provvedimento, la gente continua ad avere sete di collettività, ne sente la mancanza e bisogna tornare a ricreare i presupposti per ripopolare le strade dei nostri quartieri, tornare a sentire i beni comuni come concretamente propri, rendere ogni punto della città come un punto di incontro. L’amministrazione ha come unico obiettivo quello di offrire ai saronnesi una città più vivibile, più sicura e più pulita.

Credo fortemente che i saronnesi sapranno farsi coinvolgere nel realizzare una Saronno più vivibile in ogni suo aspetto.

mercoledì 6 aprile 2011

CONSIGLIO COMUNALE E BILANCIO

Credo che il metodo migliore per dimostrare la personalità e il carattere di questa amministrazione di centro-sinistra sia la concretezza avuta nel trovare il modo di far quadrare il bilancio colpito pesantemente dai tagli statali, regionali e dal patto di stabilità, per una cifra intorno ai 2 milioni e 600 mila euro, e la forza di trovare fondi per mantenere inalterato lo standard dei servizi offerti alla città, senza così far pesare sui cittadini aumenti di tasse o di tariffe dei servizi stessi.

L'opposizione, durante l'ultimo Consiglio Comunale, si è presentata subito con sole critiche e forse le aspettative erano quelle di "buttare" il Consiglio Comunale in uno scontro verbale e non di idee.

Noi della maggioranza abbiamo atteso che i soliti sfoghi leghisti, peraltro molti non attinenti al bilancio, si esaurissero.

A quel punto la seduta è entrata in un ottica di reale e leale confronto.

Ho apprezzato subito l'apertura al dialogo da parte del Pdl saronnese e solo in un secondo momento di Unione Italiana, sono invece rammaricato nel vedere la Lega saronnese impelagata sulle solite tematiche, che sembrano essere più una mania, ormai lontane dall'interesse dei cittadini.

L'iniziale quiete della maggioranza durante la seduta del Consiglio Comunale del 4 aprile era solo orientata a portare la discussione nella direzione di abbassare i toni in modo da aprire la strada ad un confronto che possa in futuro portare a provvedimenti sempre più condivisi, nello spazio consentito dalle differenze di idee. Forse per la prima volta una parte dell'opposizione cittadina sembra aver recepito questo nostro reale interesse.

Più volte si è dato atto all'assessore al bilancio Mario Santo di aver dimostrato grandi capacità nel gestire la cassa camunale. Spero che il sottile spiraglio di collaborazione che si è intravisto durante l'ultimo Consiglio Comunale non venga vanificato dal soliti mali della politica, cioè l'interesse del proprio pezzetto di elettorato o il semplice spirito di contrapposizione.

venerdì 1 aprile 2011

Commissione, Zone 30 a Saronno.. e le condivisioni fantasma

La politica a volte può deludere e le proprie aspettative possono essere tradite da una contrapposizione che vedo sempre più radicata e che credo ormai abbia origine da anni di “politica” nazionale.

Ancora una volta in commissione Ambiente e Territorio mi sono trovato ad ascoltare attentamente le idee e le proposte di chi rappresenta le minoranze consiliari cittadine, per quanto riguarda l’istituzione di zone 30 nella nostra città. Dopo aver preso nota, osservato le loro proposte su mappa e ascoltato le idee avanzate a voce, le opposizioni si sono dichiarate d’accordo sul tutelare zone sensibili della città, zone che i saronnesi vivono soprattutto spostandosi a piedi. Anziani che vanno a piedi in centro, scolaresche che si spostano dalla stazione alle scuole, mamme che portano i loro figli nei parchi o nei giardini pubblici, giovani atleti che si recano a piedi verso i centri sportivi, saronnesi che si recano in ospedale o i fedeli che vanno nelle loro parrocchie.

Tutti d’accordo quindi a proteggere dal traffico troppo intenso questi percorsi pedonali circostanti Asili, scuole, parchi pubblici, centri sportivi, stazione, l’ospedale, le chiese e gli oratori.

Qui nasce il punto di divergenza. Perché si è perso di vista che Saronno è una città fantastica quanto unica nel suo genere, almeno nell’alto milanese. E’ una città che offre ogni genere di servizi alla persona in un territorio molto ridotto nelle sue dimensioni. Tutto in appena 10 kmq. Questo comporta che ogni angolo della città ospiti ogni genere di servizi, rendendo praticamente inesistenti le classiche periferie dormitorio o zone agricolo-industriali, che invece troviamo ben consistenti in altre città.

Più volte si è pensato di circoscrivere una zona 30 ad un centro città “allargato”, poco oltre la Zona Traffico Limitato. Ma è risultato subito palese che limitare le zone 30 al centro, avrebbe escluso decine di centri nevralgici. Allora quale centro vitale della città non si dovrebbe salvaguardare? Quale scuola deve rimanere in una zona di traffico “ordinario”?

A quel punto ho chiesto come si possa affermare di essere d’accordo sul tutelare tutte le scuole e allo stesso tempo chiedere che le zone 30 vengano limitate al centro città. Perchè sia chiaro, è un controsenso che da politici cittadini di vecchia data mi sorprende alquanto. Le scuole non localizzate in centro non vanno tutelate? E quali oratori vogliono escludere?

Credo che a regnare sovrana all’interno delle opposizioni cittadine ci sia una confusione ideologica. Quello che definisco il “voler far qualcosa ma non riesco o forse non posso e di sicuro non condividere”, per non mettere a rischio un consenso immediato e puramente politico.

Mi sono reso conto che il centro-destra si trova in difficoltà nel formulare soluzioni concrete e si muove come un elefante tra i vasi di vetro. Ogni mossa viene prima valutata quasi esclusivamente a livello elettorale.

Come se ormai la politica fosse intrappolata in un vortice di contraddizioni e paure di vincere o perdere le prossime elezioni. Non si ragiona più per il bene della propria città, ma si tende a fare calcoli di convenienza e di consensi ad esclusiva tutela del proprio pezzetto di elettorato. Praticamente si preferisce viaggiare a vista, senza mai studiare progetti a lungo termine e che siano orientati esclusivamente ai cittadini saronnesi.

Nonostante tutto, non abbandono ancora l'obiettivo di riuscire a trovare condivisione su argomenti importanti per Saronno, perché sarà pur vero che sulle zone 30 ci sia divergenza di idee ma allo stesso tempo credo impossibile che le divergenze coinvolgano tutti gli argomenti che verranno trattati.