martedì 30 novembre 2010

RIFORMA UNIVERSITARIA? leggetela e scoprirete che dopo i tagli economici, la politica vuole mettere le mani anche sulle università

Il Berluschino ha detto: "in piazza solo centri sociali e fuori corso" ah si? .. i centri sociali e gli studenti fuori corso sono centinaia di migliaia in ogni città? sono così tanti? e poi.. fuori corso.. gli studenti che LAVORANO, spesso sono fuori corso.. e sono sempre STUDENTI!
.. questo governo di bassa lega dovrebbe parlare meno e ascoltare la gente.
Ormai è vero, il PDL e Lega compongono un opposizione ai cittadini italiani.. la gente ha capito.
IL PAESE E' DI CHI LO ABITA.. NON DI CHI LO GOVERNA.

Stefano Sportelli

sabato 13 novembre 2010

Mai confondere le contrapposizioni dialettiche e ideali tra i partiti con atti violenti che di politico non hanno assolutamente niente

Il commento completo sull'atto vandalico che ha colpito la sede del PDL (sasso lanciato su una vetrata):

"L’Italia dei Valori di Saronno, venuta a conoscenza del fatto tramite la stampa, condanna con fermezza l’atto vandalico indirizzato alla sede del PDL e condannerà sempre la violenza o atti vandalici verso qualsivoglia partito, associazione o privato cittadino.
Atti di vandalismo, come quello accaduto ai colleghi del PDL, non possono essere tollerati in una città che si è sempre contraddistinta per la correttezza dei suoi cittadini.
Io e l’Italia dei Valori tutta confidiamo sempre nelle capacità delle Forze dell’ordine, sperando che possano scovare al più presto l’autore di questo gesto.
Invitiamo però la politica cittadina a elevarsi oltre questi episodi e continuare nel confronto d'idee in modo civile e democratico, tenendo ben presente come “pensiero unico” il bene collettivo. Auspico che, viste le tensioni nate nel nostro Paese negli ultimi mesi, le forze politiche non finiscano per confondere le contrapposizioni dialettiche e ideali tra i partiti con atti violenti che di politico non hanno assolutamente niente. Non si deve mai confondere atti di così diversa natura poiché porta, come unico risultato, l'aggravare delle suddette tensioni sociali. Piuttosto, approfitto per richiamare al senso civico e al senso di unità i nostri cittadini, invitandoli a denunciare sempre qualsiasi atto vandalico al quale dovessero assistere, modo efficace per scoraggiare gesti di questo genere in futuro"

domenica 7 novembre 2010

Festa del 4 novembre


Giornata dell’unità nazionale e festa delle Forze Armate, nel ricordo del valore di chi si è sacrificato con la vita per unificare il nostro Paese.

Una data importante per l'Italia. L'armistizio pose fine alle ostilità tra Italia, Austria e Ungheria e concluse la Prima Guerra Mondiale.
Finalmente gli italiani diventarono un popolo unito, con un'unica bandiera. L'unificazione territoriale, politica e istituzionale si era realizzata.

Con l'avvicinarsi del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, questa ricorrenza risplende di grande valore.
Il 4 novembre è il giorno in cui commemoriamo i caduti di tutte le guerre e ringraziamo i militari in servizio.

I miei nonni, durante la mia infanzia, mi raccontavano spesso della guerra vissuta e ricordo che li ascoltavo quasi distrattamente, ancora inconsapevole dell'importanza di quei giorni narrati.
Milioni di persone hanno lottato a rischio della vita per un ideale, per il desiderio di essere uniti come nazione e negli anni a seguire uniti per lottare contro la dittatura.

Negli ultimi tempi, soprattutto in politica, si diffonde quello strano senso di vuoto e di inutilità miscelato con senso di immobilismo, con contorno di bombardamenti mediatici che tanto ricordano l'inizio di una dittatura.
Piero Calamandrei, giurista e membro dell'assemblea costituente, disse: ". .la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che io auguro a voi, giovani, di non sentire mai.."

Giusto. Ai giorni d'oggi iniziamo a sentire quel senso di asfissia.

Una volta si era costretti a lottare con le armi e a suon di morti. Ora si può lottare informandosi e le nostre nostre "armi" sono i libri, i giornali indipendenti, internet e le trasmissioni che danno spazio al giornalismo d'inchiesta.

Non permettiamo a politici di bassa lega di dividerci e contrapporci per provenienza o religione. Non permettiamo che politici dal sorriso grande, quanto falso, lascino passare il pensiero che l'interesse economico di pochi salverà i tanti.

Solo l'onestà intellettuale, l'interesse per il bene pubblico e il senso civico può portare il nostro territorio ad essere invidiato e d'esempio per l'Europa.
Tutelare l'interesse dei tanti può migliorare le nostre città, regioni e il Paese. Rinnegare l'egoismo e l'indifferentismo può portarci fuori dalla crisi etica ed economica.

Nel giorno in cui ricordiamo il valore della vita di chi si è sacrificato per il bene di tutti noi, non dimentichiamo mai di proteggere il valore della nostra democrazia e della nostra Costituzione.

Stefano Sportelli