domenica 7 novembre 2010

Festa del 4 novembre


Giornata dell’unità nazionale e festa delle Forze Armate, nel ricordo del valore di chi si è sacrificato con la vita per unificare il nostro Paese.

Una data importante per l'Italia. L'armistizio pose fine alle ostilità tra Italia, Austria e Ungheria e concluse la Prima Guerra Mondiale.
Finalmente gli italiani diventarono un popolo unito, con un'unica bandiera. L'unificazione territoriale, politica e istituzionale si era realizzata.

Con l'avvicinarsi del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, questa ricorrenza risplende di grande valore.
Il 4 novembre è il giorno in cui commemoriamo i caduti di tutte le guerre e ringraziamo i militari in servizio.

I miei nonni, durante la mia infanzia, mi raccontavano spesso della guerra vissuta e ricordo che li ascoltavo quasi distrattamente, ancora inconsapevole dell'importanza di quei giorni narrati.
Milioni di persone hanno lottato a rischio della vita per un ideale, per il desiderio di essere uniti come nazione e negli anni a seguire uniti per lottare contro la dittatura.

Negli ultimi tempi, soprattutto in politica, si diffonde quello strano senso di vuoto e di inutilità miscelato con senso di immobilismo, con contorno di bombardamenti mediatici che tanto ricordano l'inizio di una dittatura.
Piero Calamandrei, giurista e membro dell'assemblea costituente, disse: ". .la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che io auguro a voi, giovani, di non sentire mai.."

Giusto. Ai giorni d'oggi iniziamo a sentire quel senso di asfissia.

Una volta si era costretti a lottare con le armi e a suon di morti. Ora si può lottare informandosi e le nostre nostre "armi" sono i libri, i giornali indipendenti, internet e le trasmissioni che danno spazio al giornalismo d'inchiesta.

Non permettiamo a politici di bassa lega di dividerci e contrapporci per provenienza o religione. Non permettiamo che politici dal sorriso grande, quanto falso, lascino passare il pensiero che l'interesse economico di pochi salverà i tanti.

Solo l'onestà intellettuale, l'interesse per il bene pubblico e il senso civico può portare il nostro territorio ad essere invidiato e d'esempio per l'Europa.
Tutelare l'interesse dei tanti può migliorare le nostre città, regioni e il Paese. Rinnegare l'egoismo e l'indifferentismo può portarci fuori dalla crisi etica ed economica.

Nel giorno in cui ricordiamo il valore della vita di chi si è sacrificato per il bene di tutti noi, non dimentichiamo mai di proteggere il valore della nostra democrazia e della nostra Costituzione.

Stefano Sportelli

Nessun commento:

Posta un commento