domenica 27 febbraio 2011

FEDERALISMO, CONFARTIGIANATO: LE IMPRESE DOVRANNO PAGARE IL 17% IN PIU

DOPO LE PRIME LETTURE DEL FEDERALISMO, ECCO I PRIMI RISULTATI SOTTO FORMA DI CALCOLI .. IN ARRIVO AUMENTO DI TASSE.
ECCO SVELATO LO S-FEDERALISMO
Le proiezioni di Confartigianato riguardo il federalismo fiscale fanno emergere come le imprese si ritroveranno a pagare in totale 812 milioni in più l'anno con il passaggio dall'Ici all'Imu (+17%). E se i Comuni scegliessero l'aliquota massima, il 10,6 per mille, si arriverebbe a tre miliardi, che per il singolo immobile si tradurrebbero in un salasso di 507 euro (è il record stabilito dalla Lombardia). "Cos altro che scossa all'economia", commenta il segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli.
A subire le peggiori conseguenze del passaggio dall'attuale aliquota Ici, pari in media al 6,49 per mille, all'Imu (imposta municipale unica, entrerà in vigore nel 2014 in base al decreto sul federalismo), che avrà l'aliquota base del 7,6 per mille, saranno gli imprenditori delle Regioni che hanno scelto una tassazione più moderata. E' il caso della Valle d'Aosta, che avrà un incremento del gettito del 73,5% applicando l'aliquota base dell'Imu. Seguono la Sardegna (+29,1%) e il Friuli Venezia Giulia (+24,7%). Arriva poi la Lombardia, Regione con altissima concentrazione di imprese e partite Iva, e quindi di immobili strumentali (categoria catastale che comprende uffici, studi, negozi, magazzini, laboratori, opifici, alberghi e pensioni, teatri, cinematografi, sale da concerti, fabbricati industriali e commerciali). Con l'attuale Ici la Lombardia ha incassato nel 2009 960 milioni; con l'Imu arriverebbe a 1180 milioni con l'aliquota base (+22,9%) e a 1646 con quella massima del 10,6 per mille (+71,4%). Significa un aggravio di 163 euro per immobile nel primo caso, e di 507 euro nel secondo. L'incremento medio per unità immobiliare è pari a 87 euro, ma nel caso dell'aliquota massima diventa di 322 euro.
Anche nel caso in cui il passaggio fosse più morbido, perchè si tratta di Regioni che hanno optato per un'aliquota Ici già mediamente alta, l'aggravio sarebbe enorme. Le variazioni più contenute si registrano in Toscana (+12,4%), Emilia Romagna e Marche (+12%), Liguria (+11,7%), Umbria (+11,5%) e Lazio (+11,4%). Ma anche nel caso del Lazio l'Imu peserà molto sulle imprese: si pagheranno 66 euro in più per immobile nel caso dell'aliquota base, 318 con l'aliquota massima. C'è un'altra ipotesi, che Confartigianato non trascura, per amore di equilibrio. Il decreto prevede che i Comuni possano anche ridurre l'aliquota base del 3 per mille, oltre che aumentarla. In questo caso, naturalmente, si registrerebbero delle riduzioni generalizzate rispetto all'attuale Ici: il gettito generale si ridurrebbe di 1389 milioni (-29,2%, 149 euro in meno per immobile) nella media di 19 Regioni (lo studio non considera le province autonome di Trento e Bolzano perchè non sono comprese nelle statistiche dell'Agenzia del Territorio). Ma non è realistico aspettarselo, considerato il peso per i Comuni dell'esenzione dall'Imu per gli enti ecclesiastici e dell'abolizione di alcune imposte locali.

martedì 22 febbraio 2011

limite 30 km/h? Lega, Pdl e Ui usano un metodo parascientifico

Ho letto l'ennesimo comunicato della lega che continua a errare nell'analizzare i dati sull'inquinamento atmosferico. La tendenza del pm10 nell'aria di Saronno è in discesa dal giorno dell'ordinanza, non siamo più la città con l'inquinamento più alto sull'asse del Sempione, ma abbiamo il livello di polveri sottili paragonabile alla città di Varese, una città di certo meno soggetta a traffico della nostra. Con responsabile prudenza posso dire che è troppo presto per tirare le somme sulla sperimentazione del limite dei 30 km/h e proprio per questo continuo a registrare i dati sull'inquinamento dell'aria, giorno per giorno, per poi poter dare un giudizio al termine dell'ordinanza sindacale, fissata per il 15 marzo.

Forse il consigliere Veronesi non lo sa ma per poter studiare i dati, prima è necessario raccoglierli! Come il “metodo scientifico” insegna: Osservazione e individuazione della problematica, ipotesi, previsione da verificare ed esperimento, risultati, interpretazioni ed infine conclusioni. Ecco, la Lega, il Pdl e Ui hanno già dato interpretazioni e conclusioni fermandosi al passaggio scientifico delle “ipotesi”. Saltando completamente la verifica e la raccolta dei risultati. Hanno creato il loro personale “metodo parascientifico”. Ho sentito dire da esponenti dell'opposizione: “se il pm10 diminuisce è merito della pioggia”. Faccio notare che tra dicembre e gennaio, mesi in cui l'inquinamento era in esponenziale aumento, abbiamo avuto ben 23 giorni di pioggia e non sono serviti. Vorrei anche svelare la realtà del grafico del rapporto velocità-emissioni, tanto sbandierato dalle opposizioni.

E' un grafico non contestualizzabile alla realtà cittadina e il trio Lega-Pdl-Ui lo sa molto bene, la città non è un rettilineo e la velocità costante non è raggiungibile. Quel grafico è l'unica cosa che supporta vagamente la loro raccolta firme, un paravento utile a celare la motivazione propagandistica della raccolta firme. Sto ancora aspettando che mi diano motivazioni valide e concrete per giustificare la loro contrarietà ad un provvedimento che porta solo vantaggi in termini di salute e sicurezza per i saronnesi. Aggiungo che sono davvero contento che questo argomento sia all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Sarà l'occasione per un confronto e per una volta vorrei potermi confrontare con un'opposizione costruttiva e propositiva, nell'interesse dei cittadini e non dei propri partiti.

giovedì 17 febbraio 2011

Sfederalismo

Analizziamo la parola “federalismo”.

FEDERALISMO: processo di unificazione progressiva di Stati che erano sovrani verso un unico Stato gestore.

Visto? Praticamente il contrario di quello a cui punta la "Lega Nord per l’indipendenza della padanialand”.

Piuttosto è l’Unione Europea che sta creando un processo di federalismo tra gli stati europei che ne entrano a far parte.

E proprio il Carlo Cattaneo, tanto citato, parlava di creare gli “Stati Uniti d’Europa” non la “padania”, che neanche si può considerare una regione.

La fanta-politica ha stancato. Iniziamo a risolvere i problemi amministrativi delle nostre città, province, regioni e Stato. I risultati sarebbero molto più concreti e REALI.

PS- ma quante nuove belle tasse stanno per piombare sulle nostre teste per colpa dell'autonomismo degli enti locali, o come lo chiamano i leghisti con una bestemmia linguistica "federalismo municipale"? Preparate il bancomat, sono arrivati il gatto e la volpe dai fazzolettini verdi.

FORSE E' MEGLIO INIZIARE A CAPIRE CHE GLI SLOGAN E LA PROPAGANDA NON SERVONO ALLE NOSTRE CITTA' E ALL'ITALIA IN GENERALE

lunedì 14 febbraio 2011

Londra, Berlino e … Saronno

Cosa accomuna le città di Londra, Berlino e Saronno? Norme che abbassano il limite di velocità a 30 chilometri orari.
Dopo una sperimentazione ventennale Londra sta ampliando le zone dove vige il limite fino a coprire la totalità delle aree residenziali. I notevoli benefici del provvedimento sono stati pubblicati in un rapporto del 2009 della London Assembly: riduzione del 42% degli incidenti mortali, miglioramento dei flussi di traffico e riduzione delle emissioni. Gli effetti positivi sulla sicurezza e sulla qualità della vita all’interno delle 400 aree londinesi interessate sono stati riscontrati dai ricercatori del prestigioso British Medical Journal. Nonostante un iniziale scetticismo e aspre critiche, i risultati hanno convinto i londinesi a concedere il loro consenso.
In Germania già nei primi anni Novanta sono state create centinaia di zone 30 all’interno delle città. Non stupisce che la candidata alla poltrona di sindaco della città di Berlino, Renate Kuenast, data per favorita, si proponga di estendere il limite di velocità di 30 km/h all’intera area cittadina.
Iniziative simili si stanno moltiplicando in Europa, soprattutto in Germania e Gran Bretagna. Ma il primato di città modello spetta alla austriaca Graz, la prima ad introdurre nel 1992 il limite di velocità a 30 orari in tutta l’area urbana.
Grazie ad una guida più fluida con minor numero di frenate ed accelerazioni, si dimezzano gli incidenti mortali, il rumore diminuisce e le emissioni di polveri sottili si riducono: l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’istituzione di limiti di velocità a 30 km/h nelle città.
Le polveri sottili o PM10 sono una minaccia concreta per la salute dei cittadini. Secondo le più recenti stime dell’OMS infatti le polveri sottili sarebbero responsabili dello 0,5% dei decessi in un anno.
Il provvedimento del comune di Saronno che abbassa il limite di velocità a 30 km/h si inserisce quindi perfettamente in un contesto di gestione della mobilità delle moderne città europee nell’ottica della salvaguardia della salute dei propri concittadini.
Esiste forse qualcosa di più importante della nostra salute?

Giuseppe Reale e Stefano Sportelli
(& Anna) IdV Saronno

giovedì 3 febbraio 2011

Blocco del traffico, uniti contro l'inquinamento

Ho letto le recenti dichiarazioni di quella che chiamerei “Lega Nord per la sola propaganda elettorale”, posso ormai confermare che questo partito si è perso nel vortice della propria propaganda e non riesce ad apprezzare gli atti concreti di responsabilità del sindaco Porro che vuole salvaguardare la salute dei cittadini saronnesi, soprattutto i bambini, applicando provvedimenti che vanno nella direzione del diminuire l'inquinamento atmosferico, ormai cronico nella nostra zona.

Chiedono che l'amministrazione si adoperi per dialogare con le realtà locali circostanti per realizzare provvedimenti su più ampia scala, tralasciando che è curioso che sia un Sindaco a dover coalizzare le città della regione quando dovrebbe essere invece proprio quest'ultima a farlo, se avessero letto con attenzione le parole del Sindaco Porro saprebbero che già gli incontri tra sindaci sono in corso.

Per quanto riguarda le ordinanze comunali, queste servono anche a cercare di spronare la Regione (al momento governata da Pdl e Lega) a prendere decisioni riguardo l'esponenziale aumento del PM10 sul nostro territorio, ma che invece risulta inspiegabilmente indifferente o forse semplicemente immobilizzata dalla paura delle probabili ed imminenti elezioni politiche, .

Dico ai colleghi della Lega di accantonare critiche di facciata che risultano essere fine a se stesse, per invitarli piuttosto a presentare formale protesta nei confronti del loro partito a livello regionale colpevole di non avanzare iniziative per la salvaguardia della salute dei lombardi e quindi dei saronnesi, così da seguire la linea anti-inquinamento intrapresa da Saronno come anche dal Comune di Milano (o forse pensano che anche Milano stia facendo propaganda?).

Secondo le dichiarazioni della Lega si intuisce che sono contro un blocco del traffico nel solo centro città perché danneggia le periferie, ma che piuttosto troverebbero più coerente un blocco del traffico totale sul territorio saronnese.

Dichiarazione da classificare come l'ennesima esternazione pubblicitaria, che conferma che la Lega sta vivendo un momento di immobilismo a livello regionale e di critica convulsa a livello locale e non si capisce come mai cerchino di farsi passare per attenti alla salute dei cittadini in periferia di Saronno, se poi a livello regionale la Lega Nord non muove un dito per salvaguardare la salute di tutti i saronnesi e dei lombardi.

Si chiedono come mai è stato bloccato il traffico nel solo centro città. La spiegazione è semplice: Visto che la Regione non ha voluto emanare un provvedimento che coinvolga tutte le città del territorio regionale, è stato necessario da parte del Comune permettere la circolazione delle auto fino alle zone ove presenti grandi aree di parcheggio, questo per non creare disparità per le attività commerciali saronnesi rispetto a quelle delle altre città confinanti.

Piuttosto che fare slogan fantasiosi su secessioni, discriminazioni culturali e forzare federalismi posticci dovrebbero iniziare a realizzare atti concreti per i propri cittadini in Regione, dove al momento si trovano in maggioranza. Il sospetto è che se smettessero di fare semplice propaganda elettorale, la gente vedrebbe con ancor più chiarezza l'immobilismo e la mancanza di responsabilità dei partiti di centro-destra.