domenica 16 dicembre 2012

Fotovoltaico: delibera del Consiglio Comunale


Durante l'ultimo Consiglio Comunale del 14 dicembre, è stata approvata la delibera, proposta dall'Assessore Fontana, che incarica la Giunta di predisporre un bando per la concessione del diritto di superficie della copertura di immobili comunali destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici.
Il Comune non dispone delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione di questi impianti poiché la priorità è per quegli interventi che rivestono carattere d'urgenza e quindi, ad esempio, scuole, strade, illuminazione pubblica ed abbattimento barriere architettoniche.
Tuttavia non abbiamo abbandonato uno degli obiettivi del nostro programma elettorale ovverosia l'attenzione per l'ambiente e l'impegno assunto dal nostro paese per rispettare l'accordo di Kyoto per la riduzione dei gas serra di cui le energie rinnovabili e l'efficienza energetica costituiscono un elemento chiave.
A dimostrazione di ciò non c'è solo la delibera sopracitata ma anche azioni concrete già realizzate, come l'impianto fotovoltaico che è stato installato al cimitero, attivo da marzo e collegato al GSE, e l'impianto geotermico in fase di realizzazione presso il Centro Diurno per Disabili.
Per perseguire questo obiettivo si è dovuto dare spazio alla ricerca di soluzioni alternative e ci si è orientati a cercare una collaborazione tra privati e amministrazione pubblica.
Dopo una analisi tecnica delle coperture degli edifici comunali, sono stati individuati 14 immobili che possono ospitare sui tetti i pannelli solari per una potenzialità totale di 1000 kw su una superficie di circa 16000 metri quadrati. L'energia prodotta potrebbe coprire la necessità di oltre 300 abitazioni.
E' importante sottolineare il fatto che la manutenzione ordinaria dei tetti in questione ricadrebbe sul privato per i vent'anni della durata della concessione, come anche la rimozione dell'eternit presente sulla copertura della scuola IAL Lombardia.
Allo scadere dei vent'anni, l'amministrazione comunale potrà decidere se rinnovare i diritti di superficie o non rinnovarli, diventando così proprietaria degli impianti per gli ultimi anni di funzionamento dei pannelli solari.
Purtroppo l'ultimo Conto Energia, che prevede incentivi per le energie rinnovabili, risulta essere meno conveniente rispetto ai precedenti, sarà dunque compito degli uffici comunali cercare il punto di equilibrio tra costi e vantaggi per il pubblico.
Da sottolineare poi l'importante aspetto ecologico ovverosia la riduzione di gas serra pari a 496.000 tonnellate/anno di CO2.
Concludo rimarcando un altro obiettivo dell'Italia dei Valori: inserire nel Regolamento Edilizio comunale le norme di efficienza energetica che risulteranno migliorative rispetto a ciò che già prevede il Regolamento Edilizio della regione, ma si dovrà aspettare l'imminente adozione del PGT (Piano Generale del Territorio).

Stefano Sportelli
consigliere comunale
Italia Dei Valori - Saronno

mercoledì 24 ottobre 2012

Sgomberata la ex-tintoria di via Bainsizza (verrà demolita)

Martedì mattina si è concluso lo sgombero dello stabile occupato dai ragazzi del Telos in via Bainsizza. Ad  intervenire sono state le forze dell’ordine in comune accordo con l’amministrazione;  in seguito è stato stabilito che il fatiscente edificio verrà abbattuto, come da richiesta dei proprietari. Quasi sicuramente le dichiarazioni del PDL cittadino e dell’europarlamentare Lara Comi, che si sono susseguite all’occupazione dello stabile, non hanno fatto altro che alzare la tensione mediatica sull’accaduto e ciò non ha di certo agevolato i tempi per il tentativo di sgombero. Ed infatti, appena è calata l’attenzione generale sull’accaduto, non si è fatto attendere l’intervento preventivato. Non mi ha sorpreso l’efficace operato della Polizia, ma sono rimasto basito dal constatare come gli esponenti del PDL locale continuino a fingere di non capire che certe situazioni vanno gestite sia con decisione sia con cautela e nei giusti tempi.

Non ho mai letto sulla stampa interventi così decisi e accusatori del PDL locale o della Comi  e non ricordo nessuna dichiarazione densa di allarmismo quando ci fu la prima occupazione del Telos in via Milano, ai tempi dell’amministrazione di centro-destra. Forse la legalità è un prodotto stagionale? Dipende dal momento e su chi va applicata?
Tornando alla realtà dei fatti, questa amministrazione ha operato con decisione ma con la dovuta riservatezza per risolvere il problema.
Questo sgombero è merito esclusivo delle forze dell’ordine ma ha dimostrato, per l’ennesima volta, che Sindaco e amministratori hanno interagito e operano in continua collaborazione con le forze dell’ordine per il controllo del territorio e la sicurezza.
Noi dell’Italia dei Valori siamo contenti che tutto si sia svolto senza scontri tra occupanti e forze di polizia,  speriamo vivamente che in futuro non si debba tornare a parlare di nuove occupazioni abusive e di non dover tornare a rispondere ad accuse pubblicitarie di esponenti di centro-destra.
I partiti di destra hanno perso la loro credibilità proprio perché hanno basato la loro idea politica sull’allarmismo e sull’accrescere le paure dei cittadini per poi auto-nominarsi solutori dei problemi attraverso semplicistici slogan che non erano poi sostenuti da reali idee di governo e che quindi si sono rivelate sempre più un mezzo per acquisire consensi senza mai portare soluzioni razionali ai problemi che si presentano. Questo vecchio modo di fare politica ha già dato i primi segni di cedimento durante le ultime elezioni e arriveranno altre conferme elettorali nei prossimi mesi. La gente ha oggi più fonti di informazione a disposizione e non si fa più impaurire da qualche manifesto, oggi più che mai l’elettore valuta le soluzioni ai problemi e questo sembra che il centro-destra non l’abbia ancora capito.
Stefano Sportelli

giovedì 18 ottobre 2012

SABATO 20 OTTOBRE: Inizia a Saronno la raccolta firme per i 4 Referendum!

Sabato pomeriggio 20 ottobre l’Italia dei Valori scende in piazza Libertà a Saronno per la raccolta firme relative a 4 Referendum.
 
Si tratta di due Referendum che riguardano l’abolizione dei privilegi della politica e due per il ripristino dei diritti dei lavoratori.
 
1. Il primo mira all’abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti. Già nel 1993 gli italiani votarono per un Referendum che chiedeva l’abolizione di questi finanziamenti, che ebbe come esito il 90% di SI, ma la politica dell’epoca decise allora di modificare il nome di questi emolumenti in “Rimborsi elettorali”, un cambiamento nelle parole ma che in sostanza lasciò tutto com’era prima del voto. Ora questo nuovo Referendum punterà a abolire definitivamente questi “rimborsi”.
2. Il secondo “toccherà nel vivo” i privilegi della politica. I Parlamentari italiani sono i più pagati d’Europa e negli ultimi anni hanno spesso deliberato per aumentare i propri privilegi, stratificando nel tempo i compensi accessori. Questo Referendum chiederà l’abolizione della Diaria, un’integrazione economica di circa 3.500 euro che si aggiunge al già alto stipendio mensile dei Parlamentari.
3. Il terzo quesito referendario riguarderà i diritti dei lavoratori. Il Governo Berlusconi nel 2011 inserì nella manovra finanziaria, nell’articolo 8, grosse limitazioni al Contratto Nazionale di Lavoro, delegando di fatto la contrattazione di orari lavorativi, il tipo di contratto, le modalità dei contratti a termine, l’inquadramento del personale e le rispettive mansioni a una trattativa privata tra azienda e lavoratore, con conseguenti disuguaglianze di trattamento sul territorio nazionale. Con questo quesito si vuole abrogare l’articolo 8 per ripristinare la centralità del Contratto Nazionale di Lavoro.
4. L’ultimo quesito chiede il ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Il Governo Monti ha cancellato questo articolo e ciò impedirà a lavoratori licenziati senza giusta causa, a fronte di sentenza del Giudice favorevole al lavoratore, di essere reintegrati in azienda e nelle stesse mansioni.
Il mio è un invito a partecipare attivamente, insieme a noi dell’Italia dei Valori di Saronno, alla raccolta firme che si protrarrà fino a dicembre di quest’anno o semplicemente a recarti ai nostri gazebo per apporre la tua firma per i quesiti referendari in cui credi. Partecipare è il modo migliore per contrastare la politica delle parole vuote, che niente di concreto porta al nostro Paese. Raccogliere le firme o firmare è un mezzo concreto per contrastare la politica dei privilegi che difficilmente deciderà di cambiare autonomamente. Due firme per eliminare gli eccessivi privilegi economici dei Partiti e dei Parlamentari, due firme per ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e per abrogare l’articolo 8 della manovra finanziaria del Governo Berlusconi. Nello specifico, i due quesiti referendari sul lavoro sono condivisi e porteranno la partecipazione di altri partiti di centro-sinistra, di realtà associative e sindacali nazionali.
 
E’ evidente a tutti che negli ultimi tempi la politica nel suo complesso non ha dato bella immagine di sé e ciò può scoraggiare la partecipazione attiva, ma noi dell’IDV Saronno ci stiamo impegnando a pieno nelle istituzioni e in piazza con il solo intento di rappresentare al meglio i saronnesi e la parte buona e concreta della politica. Ovviamente non tutti hanno ancora avuto la possibilità di conoscerci e questo potrebbe frenarti dal contribuire con il tuo impegno e il tuo tempo a questa campagna referendaria, ma sono queste le occasioni migliori per conoscersi e per permetterti di valutarci sia a livello personale sia nei nostri ideali. Se hai il dubbio di non essere informato o in grado di contribuire alla raccolta firme, ti rassicuro che non c’è niente di più semplice che raccogliere i dati e le firme delle persone che si presenteranno ai nostri gazebo. E’ proprio in queste occasioni che noi dell’IDV notiamo la netta la differenza tra la politica vista in televisione e la politica della partecipazione che cerchiamo di applicare a Saronno. Ora tocca ai cittadini e ad ognuno di noi.
 
Ti aspettiamo ai nostri gazebo sia che tu voglia dare una mano o anche solo per firmare! Ti chiediamo solo di inviarci una e-mail a idvsaronno@gmail.com nel caso tu voglia contribuire a raccogliere le firme, condividendo insieme a noi l’impegno in piazza.
 
 
Italia dei Valori – Saronno
Stefano Sportelli
 
Gazebo:
sabato 20 ottobre - Piazza Libertà - Saronno, dalle 15 alle 19

lunedì 8 ottobre 2012

Presto in piazza a Saronno per i 4 Referendum!


Qui di seguito, il link del sito su cui potrete trovare tutte le informazioni possibili sulla raccolta firme per i 4 REFERENDUM che l'Italia dei Valori porterà nelle piazze da metà ottobre in poi:

cliccate qui:
http://www.italiadeivalori.it/referendumcasta/
Sul sito, nella sezione "Materiali", troverete i volantini informativi.
A BREVE LE DATE IN CUI SARO' IN PIAZZA LIBERTA' A SARONNO PER LA RACCOLTA FIRME.
 
Stefano Sportelli

lunedì 1 ottobre 2012

Occupare non è mai la soluzione giusta

Domenica pomeriggio un gruppo di ragazzi del centro sociale Telos ha occupato uno stabile abbandonato di via Bainsizza.

Lara Comi, parlamentare europeo del PDL, si trovava sul posto e si è lasciata andare ad affermazioni accusatorie sull’operato del Sindaco, arrivando a chiederne le dimissioni, ritenendolo in qualche modo complice di quant’accaduto a causa, a suo dire, di una poca attenzione nel settore della sicurezza.
Ritengo che non ci sia niente di male nell’esternare la propria contrarietà a fatti o ai provvedimenti di una amministrazione non affine al proprio credo politico, ma ciò è accettabile solo quando le critiche si basano sulla realtà dei fatti, senza che quest’ultima venga distorta per avvalorare le proprie idee.


Alle affermazioni a caldo della Comi si sono aggiunte, nella giornata successiva quelle degli esponenti locali del PDL, De Marco e Strano, che ricalcano più o meno le stesse accuse.

Il Telos opera i suoi tentativi di occupazioni abusive già da tempo, ancor prima che si insediasse l’amministrazione di centro-sinistra ed è da sempre un problema di difficile soluzione poiché sul nostro territorio sono numerosi gli edifici fatiscenti che giacciono nelle aree dismesse e che possono essere presi di mira da questi ragazzi.
Il Sindaco Porro si è sempre speso per sensibilizzare la cittadinanza sull’emergenza abitativa che affligge la nostra città e in passato aveva invitato i possessori di case sfitte, per quanto possibile, ad affittarle a prezzi calmierati. Il PDL cittadino ha approfittato del fatto illecito compiuto dai ragazzi del Telos per associare questi fatti, che si ripetono da anni, a quelle recenti affermazioni.
Quello che questi politici cercano di far passare però è in pieno contrasto con il reale operato della nostra amministrazione nel campo della sicurezza e della prevenzione di atti illeciti. Dal primo giorno di insediamento, il sindaco Porro e l’assessore Nigro si relazionano costantemente con le Forze dell’Ordine e in particolare con la Polizia Municipale per migliorare costantemente il controllo del territorio, basandosi molto sulle segnalazioni dei cittadini saronnesi.


Il PDL cerca inoltre di far credere che ci sia affinità tra il pensiero delle forze di maggioranza con il modo di agire del centro sociale Telos, ma ciò è stato costantemente smentito dalle forti prese di posizione contrarie che l’Italia dei Valori, gli altri partiti di maggioranza e i singoli esponenti politici hanno espresso nel tempo e ogni qual volta si siano verificati atti illeciti riconducibili al centro sociale in questione.
Inoltre è stato detto che vi sono alloggi, di proprietà comunale, non occupati e che vengono mantenuti vuoti, ma chiunque può informarsi in Comune e verificare che anche questa affermazione è falsa. Al contrario, l’assessore Valioni è in costante relazione con l’ALER, cercando inoltre di accelerare la consegna di nuovi alloggi. Non dimentichiamo poi la cosa più importante: ogni famiglia che dovesse vivere momenti di forti difficoltà economico-abitative e che si dovesse rivolgere agli uffici dei Servizi Sociali, trova nell’amministrazione tutto l’aiuto possibile.


Quindi le disordinate dichiarazioni degli esponenti del PDL si sono rivelate un modo alquanto goffo per cercare di screditare l’amministrazione e il Sindaco, aggravate dal fatto che non sono accompagnate dalla ben che minima azione propositiva.
Auspico che le Forze dell’Ordine riescano a riportare una situazione di legalità, riuscendo a sgomberare lo stabile, senza il minimo uso della forza. Spero inoltre per il futuro di trovare nelle opposizioni cittadine un confronto d’idee e non una fonte di accuse gratuite e inconsistenti che rischiano di minare ogni possibile dialogo costruttivo.


Stefano Sportelli

venerdì 28 settembre 2012

A favore della città metropolitana di Milano..

In Consiglio Comunale è stata approvata la delibera, da inviare al Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), che esprime la richiesta di quest’amministrazione di far passare il Comune di Saronno nella provincia di Milano e nella conseguente futura Città metropolitana di Milano.

Il dibattito in Consiglio Comunale è stato pacato e ogni forza politica ha avuto l’occasione di esternare i propri dubbi, evidenziando sia i possibili vantaggi che gli svantaggi. Tuttavia la nostra maggioranza ha circostanziato la propria decisione con dati tecnici e analizzando i singoli articoli della legge che porterà alla riorganizzazione delle province: la città metropolitana di Milano avrà la possibilità di pianificare il territorio e le reti infrastrutturali, di organizzare i servizi pubblici in ambito metropolitano, di gestire viabilità e mobilità e coordinare lo sviluppo economico e sociale del territorio, tutte funzioni che la provincia non avrà; al contrario le opposizioni si sono limitate a sollevare molti “se” e molti “ma”, non portando mai dati a supporto della decisione contraria alla delibera. Perché, sia chiaro, l’aver votato contro o l'essersi astenuti vuol dire aver deciso di appartenere a una futura provincia pedemontana che non sarà più quella di Varese: questa, sparendo, entrerà a far parte di una macro-provincia comprendente quelle di Como, Lecco e Monza-Brianza. In Consiglio Comunale, PDL, LEGA e UI hanno dichiarato che per loro è più giusto attendere, dimenticando però di sottolineare che il loro indugiare ha il valore pratico di una approvazione verso una futura appartenenza alla suddetta macro-provincia, che avrà quasi sicuramente Monza come capoluogo, con le ormai decennali difficoltà di collegamento viabilistico e ferroviario.
Più volte è stato ripetuto: “È fondamentale che ci sia un’unione tra i comuni del saronnese”. Ma quanti sforzi ha realmente investito la politica locale per cercare di creare questa aggregazione?  Allo stato dei fatti l'unione si è verificata solo per cause di forza maggiore. In passato i sindaci del saronnese sono caduti nell’errore di guardare solo nel proprio “orto”, spesso a discapito dei servizi e dei molteplici vantaggi che intenti comuni tra le città del saronnese avrebbero portato ai propri cittadini. Basti pensare a cosa si potrebbe realizzare  lavorando insieme sui problemi riguardante i trasporti, l’inquinamento, la gestione dei rifiuti come anche dell’acqua, i provvedimenti di carattere socio-assistenziale.
La stessa cosa è accaduta su scala nazionale: quanti anni hanno avuto a disposizione i politici italiani per riordinare le province e per fare studi approfonditi sotto ogni aspetto, sia economico sia sociale? Molti. Eppure niente: tutti i partiti hanno nel proprio programma elettorale la riduzione se non la soppressione delle province, ma nessuno ha mai operato concretamente in tal senso, limitandosi a istituire moribonde commissioni parlamentari . Unico partito a distinguersi, noi dell’Italia dei Valori, con una proposta di legge di iniziativa popolare volta ad abolire le province, portata in Parlamento ai primi di luglio, che ha ricevuto voto contrario di PDL, LEGA e PD.
Qual è stato il risultato di questi anni? Proprio l'opposto dei programmi sbandierati in campagna elettorale: le province italiane sono andate a moltiplicarsi raggiungendo il numero di 110, con annessi carrozzoni politici e società partecipate.
E' su quest’onda di conservazione degli attuali  ruoli politici che interpreto l’ultima proposta che arriva dal presidente della provincia Dario Galli, che chiederebbe l’autonomia del varesotto. Proposta che non è supportata da un elenco di vantaggi che otterrebbero i cittadini da tale autonomia, o meglio isolamento. Di sicuro si potrebbe fare un lungo elenco di vantaggi per i partiti politici, e ciò non sarebbe altro che un’ulteriore dimostrazione di quanto la politica “vecchio stampo” sia il freno più grande alla realizzazione di qualsiasi riforma positiva nel nostro Paese. 
L'Italia dei Valori lo ripete da anni che è necessario smantellare quelle nicchie di potere politico che navigano contro ogni miglioramento, ogni avanzamento economico e ogni utilità sociale. Le iniziative Referendarie che ci vedranno impegnati nelle piazze ad ottobre per eliminare i privilegi dei parlamentari e i finanziamenti pubblici ai partiti, sono l’ennesima dimostrazione.

Ora c’è un Governo tecnico che, per quanto personalmente ne disapprovo la natura per nulla democratica, ha spronato l’immobilità politica su quest’argomento. Per la prima volta viene affrontata concretamente la riorganizzazione dello Stato, delegando ai Comuni, nel pieno della propria autonomia, la possibile richiesta di uno spostamento in una provincia più coerente con la propria storia, la propria economia e i propri legami sociali e commerciali.
Ed è questo che sta cercando di fare la nostra amministrazione! Non nascondo che mi aspettavo la collaborazione della minoranza, che invece purtroppo sembra opporsi, ancora una volta, solo perché seduta dalla parte opposta dei banchi consiliari o per indicazioni dei partiti che vanno oltre il locale.
Se si provasse realmente a collaborare tra diverse forze politiche saronnesi, sono sicuro che si riuscirebbe a coinvolgere in una decisione comune anche tutte le altre realtà che circondano la nostra città, che adesso, nascoste dietro alla trincea dei propri dubbi rischiano di accettare passivamente le decisioni del CAL e di farci quindi inglobare in una grande provincia che poco avrà a che fare con i problemi  da risolvere sul nostro territorio. .

Stefano Sportelli


lunedì 10 settembre 2012

4 Referendum: si firmerà anche a Saronno!

Martedì 11 settembre, alle ore 10.30, una delegazione, composta da rappresentanti delle forze sociali e politiche, da intellettuali e da giuristi, presenterà in Cassazione i quesiti referendari per i due referendum sul lavoro: il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, cancellato dal governo Monti con la riforma Fornero e il ripristino del valore universale dei diritti previsti dal contratto nazionale di lavoro, cancellato dal governo Berlusconi con l’art.8 del decreto-legge n.138 del 2011. La raccolta delle firme, che inizierà a metà ottobre, andrà di pari passo con quella ai due referendum IdV contro la Casta: abolizione della diaria dei parlamentari e abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti.

L'iniziativa dell'Italia dei Valori è stata, infatti, accolta, ripresa...

e fatta propria da un fronte ampio che si sta allargando di ora in ora. Hanno già aderito la Fiom, Sel, i Verdi, il Prc, il Pdci, Beppe Giulietti, portavoce dell''Associazione Articolo 21; Vincenzo Vita, senatore del Pd. Altre firme e altre sigle politiche e sociali si aggiungeranno nelle prossime ore.

Questa è la politica vera, quella che cambia la realtà, tocca la vita e gli interessi delle persone reali. Noi possiamo solo augurarci che anche quei partiti che sono oggi chiusi nella logica asfittica dei marchingegni elettorali e dei giochi di palazzo capiscano presto che è ora, anche per loro, di spalancare le finestre e ridare aria e vita alla politica per restituirla ai cittadini”.

La raccola firme inizierà a metà ottobre anche a SARONNO ...
 

Stefano Sportelli


martedì 21 agosto 2012

un pensiero.. un pò polemico

Osservando alcune immagini di un meeting svoltosi a Rimini e promosso da Comune e Liberazione, non ho potuto nascondere il disappunto nel vedere tutti questi ministri "tecnici" del nostro Governo partecipare e parlare per molti minuti ad un evento non organizzato dallo Stato per fare informazione, ma da un movimento ben specifico che rappresenta uno specifico spaccato della popolazione.
La domanda che è nata spontanea: Se il tutto si fosse svolto in una università qualsiasi o in una piazza, davanti ad un pubblico non pagante.. avrebbero partecipato e soprattutto avrebbero ricevuto applausi?

Come al solito, questi eventi sembrano avere l'aspetto di uno spot televisivo: tutti sorridono con denti bianchissimi e ti invitano a credere nel loro prodotto.
Lo stesso è successo al Meeting, tutti hanno sorriso, diffondendo ottimismo e raccogliendo applausi.
Non ci sarebbe niente di male, se non fosse che, spenta la tv e girando per le vie della tua città... ti accorgi che la realtà è molto diversa e che la gente in difficoltà aumenta.

Questo è uno dei motivi per il quale non riesco ad appassionarmi ai discorsi di piazza e ai fiumi di parole.
Sono sempre più convinto che un cittadino che si avvicina alla politica debba coprirsi le orecchie e basarsi su ciò che è scritto sulle proposte di legge in Parlamento e su ciò che è stato fatto per capire chi è buono e chi è cattivo per un Paese.

Con ciò non vuol dire che non tengo ben stretti quei tanti discorsi che sono rimasti nella storia, da Kennedy a Gandhi, da Calamandrei a Pertini, da Borsellino a Falcone... ma li tengo stretti perché quelle parole seguivano dei fatti concreti e, al contrario, molti dei politici di oggi (compreso Grillo) parlano prima di aver realizzato l’atto concreto. Non bisogna essere in un Consiglio Comunale o in Parlamento per realizzare qualcosa di utile e di visibile.

Spesso, ascoltare le parole di un discorso si rivela il modo più comodo per credere di essere informati, ma è fondamentale andare oltre e leggere gli atti ufficiali e vedere chi si mette in gioco nelle piazze, per scoprire ciò che è vero e ciò che falso.
Come ogni aspetto della vita, anche la politica non è nè semplice nè comoda, bisogna attivarsi per saper scegliere, meglio ancora sarebbe partecipare direttamente.

Stefano Sportelli

mercoledì 15 agosto 2012

IAL Saronno, obiettivo: eliminare l'amianto

Subito dopo le analisi richieste dall'assessore ai lavori pubblici, Agostino Fontana, eseguite dell'Arpa sul tetto della scuola "IAL Lombardia", in via C. Marx, si è ricevuta la conferma della presenza di amianto nello coperture dello stabile. Nonostante le analisi confermino che non c'è pericolo di deterioramento di questo materiale nocivo per almeno i prossimi tre anni e che quindi non vi è rischio di dispersione delle sostanze tossiche, l'amministrazione e l'assessore si stanno già muovendo per provvedere alla prossima rimozione dell'amianto, con l'ulteriore obiettivo di dotare la struttura di un impianto fotovoltaico.
Come sempre, il costante problema da superare per l'amministrazione è la carenza di fondi da destinare agli investimenti e quindi a queste opere. Il lavoro dell'assessore Fontana si sta concentrando sulla possibilità di cedere le superfici dei tetti degli stabili pubblici a società specializzate nel settore del fotovoltaico, il tutto permetterebbe un ritorno economico alle aziende e all'amministrazione, aggiungendo nell'accordo il rifacimento dei tetti. Questa soluzione, a "costo zero" per il Comune, permetterebbe quindi l'eliminazione dell'amianto dallo stabile in cui risiede lo IAL.
Seguiranno gli aggiornamenti...

lunedì 13 agosto 2012

..i No TAP (chi sono?)


Mi trovo in puglia, più precisamente in Salento, qui si sta mobilitando un comitato chiamato "NO TAP" (NO Trans Adriatic Pipeline) nato conseguentemente ad un progetto di attuatori privati che mira a portare gas dal medioriente all'Italia,
togliendo quindi la nostra dipendenza dal gas di provenienza russa.
Nessuno in Puglia contesta l'utilità di questo progetto ma qui nessuno capisce come sia possibile che si voglia far passare questo gasdotto attraverso un Parco Naturale, un area archeologica e un polo turistico come quello di San Foca. 


Tra le proposte concrete dei "NO TAP" c'è quello di far passare questo nuovo gasdotto dall'area dismessa di Brindisi (di proprietà della Montedison), convertendo l'attuale Impianto Termoelettrico dell'ENI, che attualmente brucia torba e carbone, con conseguente pesante e grave inquinamento.
Insomma, conviene di più deturpare la natura e un'area turistica che intaccare gli interessi di ENI e Montedison?
Vendola, dove sei?!

Link del Comitato NO TAP:https://www.facebook.com/groups/314706401899513/

Intervista ad uno degli attivisti di NO TAP:http://life.wired.it/news/energia/2012/02/09/no-tap-su-facebook-la-protesta-contro-il-nuovo-gasdotto.html
 — presso San Foca.


percorso della TAP

giovedì 9 agosto 2012

Giochi nei Parchi: puntiamo sui saronnesi

In questi ultimi mesi sono arrivate tante richieste da parte di genitori dei bambini saronnesi che chiedono di sostituire i giochi dei parchi rovinati dal tempo e danneggiati dai vandali.
Il Comune non ha i fondi necessari per ripristinare questi giochi danneggiati, ma nonostante ciò non si lascia niente di intentato. L'assessore ai lavori pubblici, Agostino Fontana, ha deciso di puntare sui saronnesi e ha attivato una raccolta fondi da destinare all'acquisto proprio dei giochi per i parchi cittadini di via Reina, Quattro Novembre, Fratelli Cervi e Buraschi.
Sono stati esposti in tutti i parchi dei volantini che spiegano con trasparenza e nei dettagli l'iniziativa e il come aderire, specificando con una tabella soprattutto i costi di ogni singolo gioco.
Come sottolinea l'ass. Fontana: "Fino ad oggi non molti hanno contribuito, com'era facile prevedere a causa della crisi economica, ma a settembre organizzeremo una campagna informazione nei parchi e nelle scuole, con la speranza di raggiungere la somma sufficiente per l'acquisto dei giochi da posizionare nei vari parchi cittadini entro la prossima primavera".

martedì 10 luglio 2012

Porcellum-bis?

Il terrore politico nel sapere che i Parlamentari, gli stessi artefici del "Porcellum", sono in questi giorni chiusi in una commissione ad elaborare una nuova legge elettorale.
Cosa si inventeranno per garantirsi il posto in parlamento anc...he nel 2013?
Ci sarà sicuramente la possibilità di preferenza.. ma che meccanismi introdurranno nella nuova legge elettorale per tutelare i propri partiti? Perchè è ovvio, almeno per me, che non faranno una legge elettorale con lo spirito di chi vuole garantire i cittadini.
Il mio classico ottimismo, questa volta, non mi aiuta a sperare qualcosa di positivo.

domenica 3 giugno 2012

L'impianto Fotovoltaico di Saronno è attivo!















L'impianto fotovoltaico installato presso il cimitero di Saronno è stato allacciato alla rete elettrica ed è in funzione.
Su questo sito ( http://www.sunnyportal.com/Templates/PublicPageOverview.aspx?plant=c95bdb1c-3f0f-470a-b4d1-188100a0c663&splang=it-IT ) si può verificare quante energia sta producendo ed ha prodotto, quanta CO2 è stata risparmiata e l'ammontare del contributo del GSE.

Buona visione

giovedì 17 maggio 2012

Domanda..

Cosa deve fare un consigliere comunale per avvicinare più saronnesi alla vita politica della propria città? Cosa tiene lontani i cittadini dal partecipare ai Consigli Comunali?

domenica 29 gennaio 2012

Il futuro parte dalle radici..


Durante i controlli dell'Agenzia delle Entrate, nel corso della notte appena trascorsa, sono stati trovati molti lavoratori in nero nei ricchi locali notturni del milanese e della Brianza... e nonostante ciò, ci sono ancora esponenti di un partito del nord che definiscono questi controlli "una buffonata"   (... ?!? ...).
Questi risultati smentiscono una linea politica di diversità tra nord e sud, basata sul separatismo e sul falso mito che qui al nord le tasse vengano pagate da tutti... false idee aggrappate allo specchio del "meno peggio".
Fino a quando ci saranno politicanti che nascondono la testa nella sabbia per pura convenienza elettorale e per avere qualche voto da una singola porzione di territorio italiano o di una specifica categoria di cittadini, l'Italia non potrà mai sperare nel miglioramento.
Si vada avanti con i controlli, non solo al nord, perché solo attraverso il rispetto delle regole si potrà dare futuro a noi giovani.

PS- Quando si ha l'occasione di esprimere il proprio voto è necessario tenere presenti sempre due cose: Non è intelligente mantenere il proprio voto a politici per i quali simpatizziamo ma che, avendone avuto l'occasione, non hanno realizzato il bene dei cittadini. Quindi non fermarsi alle parole e giudicare sempre, votando di conseguenza (mai affezionarsi o diventare fan di un politico, ciò offuscherebbe il proprio giudizio).
La propria convenienza nel breve periodo non coinciderà mai con il proprio bene futuro e dei propri figli.