lunedì 14 febbraio 2011

Londra, Berlino e … Saronno

Cosa accomuna le città di Londra, Berlino e Saronno? Norme che abbassano il limite di velocità a 30 chilometri orari.
Dopo una sperimentazione ventennale Londra sta ampliando le zone dove vige il limite fino a coprire la totalità delle aree residenziali. I notevoli benefici del provvedimento sono stati pubblicati in un rapporto del 2009 della London Assembly: riduzione del 42% degli incidenti mortali, miglioramento dei flussi di traffico e riduzione delle emissioni. Gli effetti positivi sulla sicurezza e sulla qualità della vita all’interno delle 400 aree londinesi interessate sono stati riscontrati dai ricercatori del prestigioso British Medical Journal. Nonostante un iniziale scetticismo e aspre critiche, i risultati hanno convinto i londinesi a concedere il loro consenso.
In Germania già nei primi anni Novanta sono state create centinaia di zone 30 all’interno delle città. Non stupisce che la candidata alla poltrona di sindaco della città di Berlino, Renate Kuenast, data per favorita, si proponga di estendere il limite di velocità di 30 km/h all’intera area cittadina.
Iniziative simili si stanno moltiplicando in Europa, soprattutto in Germania e Gran Bretagna. Ma il primato di città modello spetta alla austriaca Graz, la prima ad introdurre nel 1992 il limite di velocità a 30 orari in tutta l’area urbana.
Grazie ad una guida più fluida con minor numero di frenate ed accelerazioni, si dimezzano gli incidenti mortali, il rumore diminuisce e le emissioni di polveri sottili si riducono: l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’istituzione di limiti di velocità a 30 km/h nelle città.
Le polveri sottili o PM10 sono una minaccia concreta per la salute dei cittadini. Secondo le più recenti stime dell’OMS infatti le polveri sottili sarebbero responsabili dello 0,5% dei decessi in un anno.
Il provvedimento del comune di Saronno che abbassa il limite di velocità a 30 km/h si inserisce quindi perfettamente in un contesto di gestione della mobilità delle moderne città europee nell’ottica della salvaguardia della salute dei propri concittadini.
Esiste forse qualcosa di più importante della nostra salute?

Giuseppe Reale e Stefano Sportelli
(& Anna) IdV Saronno

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