Un invito, per tutti coloro che si sentono delusi o lontani dalla politica, a farsi coinvolgere e partecipare attivamente così da permettere una buona politica, sempre più pulita, propositiva e trasparente.
giovedì 28 aprile 2011
idee a confronto, per vincere su interessi di partito
domenica 24 aprile 2011
..per una Saronno più Pulita, Sicura e vitale
martedì 19 aprile 2011
"Passo indietro del governo, via le norme" (sul nucleare)
domenica 17 aprile 2011
ZONE 30: spazi da condividere e un'opportunità per coinvolgere
Non penso che credere ad una circolazione in città a velocità più moderata sia subdolo o provocatorio, come qualche politico cittadino di opposizione ha scritto in questi giorni, come non credo provocatorio il dissenso di chi non è d’accordo sulle zone 30.
Questo provvedimento è stato preso per motivi seri, orientati a tutelare al massimo la sicurezza dei saronnesi e la vivibilità di ogni quartiere. Inizialmente può aver dato fastidio a chi frequenta la città soprattutto in auto, ma porterà vantaggi nel tempo per chi vive a Saronno.
Da automobilista dico che dall'interno dell'auto si tende a pensare più a se stessi, la visione della città diventa egoistica e chi ci circonda, siano essi pedoni o ciclisti o altre auto, diventano quasi esclusivamente un fastidio. Viaggiare più lentamente in città è fondamentale per tutelare chi non è protetto dalla carrozzeria dell'auto. Dobbiamo ritrovare il senso di difesa della nostra comunità. Lo spirito delle zone 30 è questo.
Se qualcuno vuole vederci sempre l’occasione per dividere e non per unire i propri concittadini, è qualcosa che purtroppo è all’ordine del giorno in politica. Ci hanno detto che l’interesse di chi si sposta in auto è differente da colui che si sposta in bicicletta o a piedi, che i cittadini del centro hanno più necessità delle zone 30 di chi invece vive in periferia. Io credo che Saronno offra servizi di ogni genere e in ogni quartiere e che tutti i mezzi di trasporto con cui ci spostiamo per raggiungerli possano convivere negli stessi spazi.
Non ritengo opportuno convincere chi si sente contrario con le semplici parole, ma di sicuro se c’è qualcuno che dubita di questo provvedimento è un problema che mi riguarda e che mi porta a cercare il dialogo. Se qualcuno pensa ci siano alle spalle delle zone 30 fini economici, vuol dire che non sono riuscito a raggiungere tutti nel diffondere l’idea di città vivibile, sicura e pulita che vuole realizzare questa amministrazione. Se i commercianti del centro hanno paura di perdere clienti, devo far capire loro che più saronnesi si sentiranno sicuri nello spostarsi a piedi e in bicicletta e più persone passeranno dalle vetrine del centro. Se qualcuno sente le zone 30 come un limite imposto voglio far capire che non si dubita della responsabilità dei saronnesi ma che la sicurezza dei propri concittadini deve essere una priorità di tutti. Chiedo quella pazienza necessaria per valutare tutti i benefici che arriveranno da questa velocità di circolazione più moderata. Di valutare nel prossimo futuro i vantaggi ed eventuali lati negativi.
Mentre il dibattito politico cittadino ormai risulta essere sempre più limitato e distorto nel “ring” di un singolo provvedimento, la gente continua ad avere sete di collettività, ne sente la mancanza e bisogna tornare a ricreare i presupposti per ripopolare le strade dei nostri quartieri, tornare a sentire i beni comuni come concretamente propri, rendere ogni punto della città come un punto di incontro. L’amministrazione ha come unico obiettivo quello di offrire ai saronnesi una città più vivibile, più sicura e più pulita.
Credo fortemente che i saronnesi sapranno farsi coinvolgere nel realizzare una Saronno più vivibile in ogni suo aspetto.
mercoledì 6 aprile 2011
CONSIGLIO COMUNALE E BILANCIO
Credo che il metodo migliore per dimostrare la personalità e il carattere di questa amministrazione di centro-sinistra sia la concretezza avuta nel trovare il modo di far quadrare il bilancio colpito pesantemente dai tagli statali, regionali e dal patto di stabilità, per una cifra intorno ai 2 milioni e 600 mila euro, e la forza di trovare fondi per mantenere inalterato lo standard dei servizi offerti alla città, senza così far pesare sui cittadini aumenti di tasse o di tariffe dei servizi stessi.
L'opposizione, durante l'ultimo Consiglio Comunale, si è presentata subito con sole critiche e forse le aspettative erano quelle di "buttare" il Consiglio Comunale in uno scontro verbale e non di idee.
Noi della maggioranza abbiamo atteso che i soliti sfoghi leghisti, peraltro molti non attinenti al bilancio, si esaurissero.
A quel punto la seduta è entrata in un ottica di reale e leale confronto.
Ho apprezzato subito l'apertura al dialogo da parte del Pdl saronnese e solo in un secondo momento di Unione Italiana, sono invece rammaricato nel vedere la Lega saronnese impelagata sulle solite tematiche, che sembrano essere più una mania, ormai lontane dall'interesse dei cittadini.
L'iniziale quiete della maggioranza durante la seduta del Consiglio Comunale del 4 aprile era solo orientata a portare la discussione nella direzione di abbassare i toni in modo da aprire la strada ad un confronto che possa in futuro portare a provvedimenti sempre più condivisi, nello spazio consentito dalle differenze di idee. Forse per la prima volta una parte dell'opposizione cittadina sembra aver recepito questo nostro reale interesse.
Più volte si è dato atto all'assessore al bilancio Mario Santo di aver dimostrato grandi capacità nel gestire la cassa camunale. Spero che il sottile spiraglio di collaborazione che si è intravisto durante l'ultimo Consiglio Comunale non venga vanificato dal soliti mali della politica, cioè l'interesse del proprio pezzetto di elettorato o il semplice spirito di contrapposizione.
venerdì 1 aprile 2011
Commissione, Zone 30 a Saronno.. e le condivisioni fantasma
La politica a volte può deludere e le proprie aspettative possono essere tradite da una contrapposizione che vedo sempre più radicata e che credo ormai abbia origine da anni di “politica” nazionale.
Ancora una volta in commissione Ambiente e Territorio mi sono trovato ad ascoltare attentamente le idee e le proposte di chi rappresenta le minoranze consiliari cittadine, per quanto riguarda l’istituzione di zone 30 nella nostra città. Dopo aver preso nota, osservato le loro proposte su mappa e ascoltato le idee avanzate a voce, le opposizioni si sono dichiarate d’accordo sul tutelare zone sensibili della città, zone che i saronnesi vivono soprattutto spostandosi a piedi. Anziani che vanno a piedi in centro, scolaresche che si spostano dalla stazione alle scuole, mamme che portano i loro figli nei parchi o nei giardini pubblici, giovani atleti che si recano a piedi verso i centri sportivi, saronnesi che si recano in ospedale o i fedeli che vanno nelle loro parrocchie.
Tutti d’accordo quindi a proteggere dal traffico troppo intenso questi percorsi pedonali circostanti Asili, scuole, parchi pubblici, centri sportivi, stazione, l’ospedale, le chiese e gli oratori.
Qui nasce il punto di divergenza. Perché si è perso di vista che Saronno è una città fantastica quanto unica nel suo genere, almeno nell’alto milanese. E’ una città che offre ogni genere di servizi alla persona in un territorio molto ridotto nelle sue dimensioni. Tutto in appena 10 kmq. Questo comporta che ogni angolo della città ospiti ogni genere di servizi, rendendo praticamente inesistenti le classiche periferie dormitorio o zone agricolo-industriali, che invece troviamo ben consistenti in altre città.
Più volte si è pensato di circoscrivere una zona 30 ad un centro città “allargato”, poco oltre la Zona Traffico Limitato. Ma è risultato subito palese che limitare le zone 30 al centro, avrebbe escluso decine di centri nevralgici. Allora quale centro vitale della città non si dovrebbe salvaguardare? Quale scuola deve rimanere in una zona di traffico “ordinario”?
A quel punto ho chiesto come si possa affermare di essere d’accordo sul tutelare tutte le scuole e allo stesso tempo chiedere che le zone 30 vengano limitate al centro città. Perchè sia chiaro, è un controsenso che da politici cittadini di vecchia data mi sorprende alquanto. Le scuole non localizzate in centro non vanno tutelate? E quali oratori vogliono escludere?
Credo che a regnare sovrana all’interno delle opposizioni cittadine ci sia una confusione ideologica. Quello che definisco il “voler far qualcosa ma non riesco o forse non posso e di sicuro non condividere”, per non mettere a rischio un consenso immediato e puramente politico.
Mi sono reso conto che il centro-destra si trova in difficoltà nel formulare soluzioni concrete e si muove come un elefante tra i vasi di vetro. Ogni mossa viene prima valutata quasi esclusivamente a livello elettorale.
Come se ormai la politica fosse intrappolata in un vortice di contraddizioni e paure di vincere o perdere le prossime elezioni. Non si ragiona più per il bene della propria città, ma si tende a fare calcoli di convenienza e di consensi ad esclusiva tutela del proprio pezzetto di elettorato. Praticamente si preferisce viaggiare a vista, senza mai studiare progetti a lungo termine e che siano orientati esclusivamente ai cittadini saronnesi.
Nonostante tutto, non abbandono ancora l'obiettivo di riuscire a trovare condivisione su argomenti importanti per Saronno, perché sarà pur vero che sulle zone 30 ci sia divergenza di idee ma allo stesso tempo credo impossibile che le divergenze coinvolgano tutti gli argomenti che verranno trattati.